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venerdì 26 Aprile 2024,

Manutenzione di stufe e caldaie, Palazzo Rosso firma un accordo con Appia Cna

L'intesa rientra nell'ambito delle attività legate all'accordo del bacino padano sull'inquinamento atmosferico. Già nelle prossime settimane un incontro formativo.

Camini e stufe ben tenuti significano anche meno inquinamento. Sempre più spesso si sente parlare delle stufe a legna come causa dell’aumento delle emissioni di polveri sottili. «Se i sistemi che abbiamo in casa vengono puliti in modo adeguato si riesce anche a ridurre l’inquinamento», ha precisato Stefania Ganz, assessore alle politiche ambientali del Comune di Belluno, che nella mattinata di oggi, giovedì 21 marzo, ha firmato un accordo con Appia Cna.

«Un’intesa che rientra nell’ambito delle attività legate all’accordo del bacino padano sull’inquinamento atmosferico, sottoscritto dal ministero dell’Ambiente e dalle quattro regioni interessate (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte) nel giugno 2017», ha ricordato l’assessore. «Nella nostra provincia, è necessario fare un serio ragionamento sulla qualità dell’aria legato all’uso di impianti di combustione a biomassa, come le caldaie e le stufe: le utilizziamo tutti da sempre, ma forse non dedichiamo abbastanza attenzione alla manutenzione e ai corretti modi d’uso». In provincia di Belluno almeno l’80% delle abitazioni vede la presenza di una stufa a legna o a pellet. In generale, negli ultimi anni si è assistito a un ritorno dell’utilizzo della biomassa, si è però persa la cultura di una corretta manutenzione degli impianti.

«Abbiamo firmato quest’accordo con l’Appia per avere degli “alleati” nella campagna di formazione e informazione nei confronti dei cittadini», ha messo ancora in evidenza la Ganz. «È molto diffusa la convinzione che la biomassa sia una risorsa “verde”, che produce poca CO2. Questo è vero se si tratta di legna tagliata vicino a casa. Il controllo della filiera è importante: non si possono mettere sullo stesso piano di emissioni di CO2 la legna fatta nel proprio bosco e il pellet importato da lontani paesi esteri». La Ganz ha ricordato che la combustione domestica è altamente inquinante e e provoca l’emissione di polveri sottili e benzopirene.

Al tema ambientale si aggiunge quello legato alla sicurezza. «In Italia, ogni anno si verificano circa 10mila incendi di canne fumarie, con danni per i singoli e per la collettività», ha evidenziato Massimo Sposato, presidente di Appia Belluno, «basti pensare ai costi degli interventi delle squadre dei Vigili del fuoco per domare un incendio. Inoltre, le assicurazioni sempre di più vanno a verificare la corretta manutenzione degli impianti, e se questa non è regolare non riconoscono il danno». L’accordo tra Comune e Appia Cna prevede la realizzazione di materiale informativo, ma anche l’organizzazione di incontri. Già nelle prossime settimane è previsto un appuntamento pubblico per affrontare i temi della combustione domestica, della manutenzione e dell’inquinamento atmosferico.

«Lavoreremo sulla formazione degli installatori e manutentori certificati», ha aggiunto Sposato, ricordando che sono circa 200 in provincia le aziende di termo-idraulica associate ad Appia Cna, «ma c’è anche da far crescere una cultura sull’acquisto della materia prima». «È importante iniziare a lavorare fin da adesso in vista del prossimo inverno», sottolinea l’assessore. «La bella stagione è il periodo migliore per le manutenzioni e la pulizia degli impianti. Operazioni importanti non solo per l’ambiente esterno, ma anche per quello domestico: un impianto mal funzionante porta a una bassa qualità dell’aria dentro l’abitazione, oltre a costi più alti di gestione e una minor vita dell’impianto».

Con il 1° ottobre 2018 è diventata operativa in modo definitivo la nuova classificazione energetica, che si basa sull’introduzione di cinque classi di qualità ambientale (da 1 a 5 stelle), in funzione delle emissioni inquinanti specifiche. Le stufe verranno quindi un po’ alla volta riclassificate, come si è fatto finora per le caldaie. Anche il pellet deve essere certificato e in possesso almeno della classe A1. «Quando si tratta di svolgere attività di formazione e informazione», hanno ribadito Ganz e Sposato, «più siamo meglio è. Da qui la volontà di coinvolgere tutti i portatori d’interesse».

L’assessore ha inoltre sottolineato come sia ancora in vigore l’ordinanza antismog: «Fino al 31 marzo resteranno in vigore le prescrizioni relative al traffico e all’accensione di fuochi all’aperto», conclude Ganz. «Se resterà in vigore l’attuale allerta verde, ci sarà una deroga per i tradizionali fuochi del “brusa la vecia”, che dovranno però essere comunicati al Comune, dovranno bruciare solamente materiale di origine vegetale e dovranno essere di dimensioni contenute».

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