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giovedì 28 Marzo 2024,

Ecorav investe nella sicurezza e rinnova il laboratorio analisi

L'azienda di Longarone, leader nella rigenerazione dei solventi e degli scarti industriali, ha completato un ciclo di investimenti che ammonta a mezzo milione di euro.

Investimenti che consentono di dare prestazioni performanti in sede di controllo del materiale, ma anche di analisi e classificazione dei rifiuti. Ecorav, azienda di Longarone leader nella rigenerazione degli scarti industriali, ha avviato un percorso per rinnovare e potenziare il laboratorio di analisi chimiche. «Con l’ultimo, che ammonta a 100mila euro, abbiamo concluso un ciclo di investimenti che, negli ultimi due anni, ha avuto un costo complessivo di 500mila», spiega Luca Minella, direttore di stabilimento. Ieri mattina l’azienda ha aperto le sue porte per un “educational” e la visita degli impianti. Ecorav si occupa della rigenerazione di solventi, ma anche dei rifiuti derivanti dai processi industriali.

«Potevamo già contare su un laboratorio di analisi chimiche molto strutturato, ma abbiamo deciso di implementarlo ulteriormente, per consolidare le procedure di sicurezza dei rifiuti industrali in accettazione dall’esterno e dare quindi maggiori garanzie per l’azienda, ma anche per il territorio in cui è situata», prosegue Minella. «La legge ambientale inserisce i rifiuti industriali in rigorose categorie ed è fondamentale acquisire professionalità e tecnologia in grado di intercettare eventuali elementi pericolosi che possono essere occultati all’interno dei carichi in ingresso».

«Avere in azienda un laboratorio per la trasformazione è fondamentale», fa presente Alice Tosetto, responsabile qualità e ambiente Ecorav. «La sensibilità ambientale deve essere messa al primo posto, puntando alla rigenerazione». E la rigenerazione dei solventi, che vede l’azienda bellunese al terzo posto in Italia, è effettuata avviando un processo di distillazione di materiale di scarto, come le morchie industriali o residui di lavorazione, provenienti principalmente da aziende chimico-farmaceutiche e metallurgiche. Il processo permette di ottenere materia prima purissima.

«Ci rifacciamo al concetto di “economica circolare”, che proprio di recente è tornato in primo pinano grazie anche alle battaglie della giovane Greta Thumberg», dice ancora Minella. «Nell’ambito del recupero degli imballi, Ecorav è l’unica azienda in Italia che ha ottenuto un amplcamento dell’autorizzazione per la gestione dell’imballo pulito e del residuo ferroso. Attivando così un circuito di “vuoto a rendere”, reimettendo nel mercato gli imballi puliti e riciclati». Lo sforzo a “impatto 0″ è stato consolidato dalla registrazione volontaria dell’azienda che si è allineata agli standard del regolamento europeo Emas. Attualmente Ecorav è certifacata: Uni En Iso 9001 del 2015, 14001:2015, 19001:2007, nell’arco del 2019 l’azienda transiterà a un nuovo standard Uni 45011:2017, che consolida ulteriormente gli standard di gestione della sicurezza aziendale.

In Ecorav lavorano 40 persone. Negli ultimi due anni c’è stato un turnover importante e sono entrate figure giovani molto preparate e motivate. L’azienda bellunese ha confermato il trend di crescita rispetto al recupero di materie prime industriali, con la reimmissione nel mercato di 7.500 tonnellate di solvente rigenerato e il conseguente bilanciamento tra la produzione e la rigenerazione dei rifiuti.

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