Oggi, mercoledì 3 aprile, a Roma, la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale ha ascoltato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, riguardo alla richiesta di autonomia avanzata in attuazione dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione.
Zaia ha spiegato che si tratta di una richiesta voluta fortemente dalla popolazione, di un progetto di innovazione istituzionale che mira a rendere più efficiente la gestione della cosa pubblica avvicinando l’azione di governo al territorio interessato e quindi rendendola più trasparente e controllabile. Zaia ha pure voluto sfatare l’idea di un Veneto che vuole la secessione o una riforma che spacca l’Italia e ha sottolineato che tutto è avvenuto e avverrà nel rispetto della Costituzione, spiegando di ritenere utile il contributo del Parlamento nella definizione dei contenuti di quella che sarà l’intesa tra Veneto e Stato da sottoporre alla fine all’approvazione delle Camere.
Zaia ha pure voluto smontare l’idea che si tratti di una secessione dei ricchi facendo presente che le nuove competenze che saranno assegnate alla Regione verranno finanziate con la spesa storica dello Stato per quella Regione (senza quindi la necessità di nuovi esborsi o di uno sbilanciamento della spesa) per passare poi gradualmente, nel giro di qualche anno, alla spesa storica media nazionale e quindi ai fabbisogni e costi standard che – ha ricordato – sono già previsti dalla legge.
Il presidente del Veneto ha anche assicurato che la richiesta di autonomia non pone in alcun modo in discussione la solidarietà verso le aree del Paese maggiormente in difficoltà e che invece comporta un di più di responsabilità per garantire un’azione di governo efficace a favore dei cittadini.
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/
