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martedì 23 Aprile 2024,

Traffico pesante, in prefettura le associazioni ambientaliste

Hanno ribadito al vice prefetto Andrea Celsi la richiesta di limitare il traffico pesante sulle strade dell’Alto Bellunese.

Giovedì 4 aprile rappresentanti delle associazioni ambientaliste hanno incontrato in prefettura a Belluno il vice prefetto Andrea Celsi per fare il punto sulle problematiche derivanti dalla circolazione del traffico pesante sulle strade statali 51, 51bis e 52, con particolare riguardo all’apertura di alcuni cantieri per adeguamenti e manutenzioni sull’Alemagna. All’incontro erano rappresentati Cipra Italia, Wwf O.A. Terre del Piave, Mountain Wilderness Italia, Libera Cadore presidio Barbara Rizzo, Comitato Peraltrestrade Carnia-Cadore, Gruppo Promotore Parco del Cadore, Italia Nostra sez. di Belluno, Ecoistituto del Veneto Alex Langer.

Secondo le associazioni, le ordinanze con le quali Anas per alcuni mesi tra l’autunno e l’inverno scorso ha vietato il traffico ai veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate sono state un importante segnale e hanno portato ad alcuni apprezzabili risultati. Le associazioni hanno però evidenziato alcune criticità che andrebbero corrette: in particolare risultano insufficienti e non tempestive le segnalazioni del divieto, insufficienti i controlli da parte delle forze dell’ordine, troppo ampie le deroghe al divieto di circolazione.

Il vice prefetto ha ribadito le competenze della Prefettura, che svolge un fondamentale ruolo di coordinamento tra i vari enti coinvolti tramite appositi tavoli di consultazione. Le competenze sono comunque limitate all’adozione di provvedimenti urgenti, temporanei e giustificati da particolari emergenze, mentre il problema del traffico pesante di lunga percorrenza nelle valli alpine va affrontato e risolto in sedi politiche nazionali e internazionali.

Celsi – riferiscono le associazioni – ha aggiunto che l’ordinanza Anas di blocco verrà reiterata a partire da presumibilmente da giugno, ma quanto alla possibilità di renderla più restrittiva è stato spiegato che l’ordinanza è già stata accuratamente studiata e modulata per andare incontro alle varie esigenze. La scelta di consentire il passaggio ai mezzi che hanno «origine E destinazione» (quindi entrambi i requisiti insieme) nelle provincie limitrofe di Treviso, Vicenza, Trento, Bolzano, Udine e Pordenone è parsa evidentemente la più consona.

Le associazioni hanno fatto presente che al “normale” traffico si è ora aggiunto anche quello dei mezzi pesanti che trasportano il legname tagliato a seguito della tempesta Vaia, in particolare in direzione Bolzano e Austria, circostanza che oltre all’ovvio intralcio alla circolazione provoca ulteriori danni al fondo stradale. La risposta di Celsi – riferiscono gli ambientalisti – è stata che per tali mezzi l’ordinanza n. 558/18 della Protezione Civile consente deroghe anche ai divieti di circolazione. Dobbiamo quindi rassegnarci – scrivono le associazioni nella nota alla stampa – a vedere circolare sulle nostre strade camion carichi di tronchi anche di sabato e di domenica?

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