Il Comune di Feltre adesso è “certificato” per le bici: venerdì 12 aprile a Verona la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) ha assegnato gli attestati relativi ai 35 nuovi «Comuni Ciclabili» d’Italia, saliti ora complessivamente a 117. Tra questi, vi è, appunto, la città di Feltre, che ha ottenuto ben 3 «bike smile» (su un massimo previsto di 5).

Fiab Onlus è la più grande associazione cicloambientalista italiana, con una storia trentennale, che ad oggi conta oltre 160 associazioni aderenti su tutto il territorio nazionale grazie all’impegno dei quasi 20 mila soci attivisti. La Fiab promuove l’uso della bicicletta per la mobilità urbana e il turismo sostenibile, con azioni di sensibilizzazione e proposte rivolte a cittadini e istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo, come aderente alla Ecf (European Cyclists’ Federation). L’associazione si è attivata dallo scorso anno per offrire a tutte le amministrazioni comunali italiane la possibilità di aderire alla rete «Comuni Ciclabili», che permette di “misurare” e attestare con criteri oggettivi il grado di “ciclabilità” del proprio territorio, attraverso la valutazione di una serie di parametri che riguardano la mobilità, il cicloturismo, la governance e la comunicazione e promozione.

Per quanto riguarda, nello specifico, la città di Feltre, la Fiab ha riconosciuto particolari meriti nell’ambito della pedonalizzazione e della ciclabilità del centro, la vasta area caratterizzata dalla velocità moderata a 30 km/h e la progettualità inerente nuove ciclabili.

A ritirare il riconoscimento, una sorta di “bandiera” della ciclabilità, per il Comune di Feltre era presente a Verona l’assessore alla mobilità e all’ambiente Valter Bonan che così commenta: «Si tratta di un attestato che ci rende particolarmente felici, perché sottolinea la bontà e l’importanza delle politiche che stiamo perseguendo in merito allo sviluppo della ciclabilità cittadina non solo in termini turistici, ma anche per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro. Il riconoscimento della Fiab avrà inoltre un sicuro impatto di natura turistica, attraverso la “Guida ai ComuniCiclabili d’Italia”, promossa dalla stessa associazione. Investire in infrastrutture per la mobilità ciclabile, ma soprattutto in una cultura del “muoversi responsabilmente”», conclude Bonan, «è una scelta di maturità sotto molti punti di vista, primi fra tutti la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente in cui viviamo, che non può più essere rinviata».