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martedì 16 Aprile 2024,

Belluno incontra Turchia e Albania grazie al volontariato

Si è conclusa l'esperienza di Beril Kaya, 24 anni di Istanbul, e Anisa Zeqja, 30 anni di Durazzo. Sono rimaste in Italia dall'aprile 2018 fino ad oggi, prendendo parte al secondo progetto Sve long-term (servizio volontario europeo) del Comitato d’intesa.

Un intero anno di scambi, nel segno del volontariato, quello tra il Comitato d’intesa di Belluno e due ragazze provenienti da Turchia e Albania. Hanno appena lasciato la terra bellunese, infatti, Beril Kaya, 24 anni di Istanbul, e Anisa Zeqja, 30 anni di Durazzo. Sono rimaste in Italia dall’aprile 2018 fino ad oggi, prendendo parte al secondo progetto Sve long-term (servizio volontario europeo) del Comitato d’intesa; quest’ultimo ricade all’interno di un progetto finanziato dal programma Erasmus+ chiamato “Evs Radio Network”.

Un anno fa, al loro arrivo, le ragazze hanno incontrato il direttore di Abm Bellunesi nel Mondo, Marco Crepaz, che ha presentato loro l’associazione e mostrato gli studi della web radio, dove Beril e Anisa hanno prestato principalmente il loro servizio. Qui hanno potuto realizzare due programmi radio settimanali (“Stories of Beril” di Beril e “Cambiare Idee” di Anisa). I temi trattati sono stati scelti liberamente dalla volontarie, spaziando dalla diversità culturale alla problematica delle droghe fino alle culture dei rispettivi paesi.

In parallelo, in collaborazione con diverse associazioni locali e con alcune scuole del capoluogo, le ragazze hanno realizzato, presso il Liceo “Dal Piaz” di Feltre, l’Istituto “Catullo” e i Licei “Renier” di Belluno, una serie di workshop in lingua inglese; l’obiettivo è stato presentare il programma Erasmus+, ma anche affrontare altri temi, come la diversità culturale e gli stereotipi. Questi workshop sono stati realizzati all’interno di un percorso di alternanza scuola-lavoro.

Ad ottobre hanno collaborato all’allestimento di una mostra e ad eventi in occasione degli “Erasmus days” (12 e 13 ottobre), due giornate europee per raccontare ai giovani di oltre 20 Paesi cos’è il programma Erasmus+ e quali sono le opportunità offerte.

Infine hanno collaborato alla presentazione del libro “Tales of inclusion” (storie di inclusione). Il testo contiene 30 poesie scritte dai partecipanti (italiani, slovacchi, bulgari, ungheresi e rumeni) nelle rispettive lingue.

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