Belluno °C

venerdì 29 Marzo 2024,

Frana Revìs, lavori già iniziati

Sopra l'abitato di Lozzo di Cadore la Provincia sta demolendo 700 metri cubi di roccia.

Sono già iniziati i lavori di disgaggio a Lozzo sulla frana di Revìs, che nei giorni scorsi aveva destato preoccupazione per alcuni distacchi di sassi. Uno dei massi era piombato su una casa, sfondando l’abbaino dopo aver scavalcato di rimbalzo il rio Rin. L’emergenza è interamente gestita dalla Provincia di Belluno.

«La procedura di somma urgenza attivata a seguito dei crolli che hanno interessato la parete del monte Revis in destra orografica del rio Rin ha avuto inizio mercoledì 17 aprile, dopo dieci giorni dedicati alla delicata fase organizzativa», spiega Massimo Bortoluzzi consigliere provinciale con delega alla Difesa del suolo. Bortoluzzi e il suo staff sono appena reduci da un altro cantiere che ha messo in luce l’efficacia operativa della Provincia nell’ambito dei dissesti: ad Agordo, infatti, è appena stato ultimato in soli 39 giorni (ne erano stati previsti sessanta) il muro di terra armata lungo 120 metri e alto 6 destinato a contenere i massi che ancora potrebbero cadere sull’abitato di Bries.

«Supportata dal geologo Ennio Chiesurin e dall’impresa Tonet a cui è stato affidato l’intervento», spiega Bortoluzzi, «la Provincia di Belluno si è subito attivata anche qui, per dare una risposta a quanto accaduto sabato 6 aprile».

«I lavori stanno dando ottimi risultati sia in termini di resa che in termini di sicurezza», aggiunge il dirigente provinciale della Difesa del suolo Pierantonio Zanchetta, «la demolizione sta interessando circa 700 metri cubi di roccia, che saranno poi asportati dall’alveo dei rio Rin una volta che le operazioni saranno portate a buon fine».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d