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giovedì 25 Aprile 2024,

Lozzo, demolizioni concluse entro martedì prossimo

Lo annuncia il dirigente provinciale della Difesa del suolo Pierantonio Zanchetta.

Grande giornata di lavoro, oggi, sulla frana storica di Revìs che sovrasta il paese di Lozzo di Cadore, rimasta inerte per decenni e pochi giorni fa riattivatasi con alcuni pericolosi distacchi di sassi (uno di questi, rimbalzando, ha scavalcato il torrente rio Rin e si è abbattuto sulla copertura di un’abitazione, sfondando l’abbaino).

La Provincia di Belluno, con il consigliere delegato Massimo Bortoluzzi, ha aperto il cantiere a tempo di record sfruttando la procedura di Somma urgenza e sta realizzando il disgaggio del materiale più instabile. Al termine della seconda giornata di lavoro le opere procedono in velocità e con efficacia.

Le impressionanti immagini delle demolizioni effettuate oggi sulla frana di Reviìs, che sovrasta le case di Lozzo di Cadore. Le ha fornite all’Amico del Popolo il dirigente provinciale della Difesa del suolo Pierantonio Zanchetta.

Le demolizioni, ci spiega il dirigente provinciale responsabile della Difesa del suolo Pierantonio Zanchetta, sono in atto sul versante in destra orografica del rio Rin. Zanchetta si sofferma su un «dettaglio non di poco conto, riguardo ai 700 metri cubi da asportare: di questi, 400 sono oggetto di demolizione, già in fase di completamento, prevista l’ultimazione di dettaglio per martedì 23 aprile, il grosso già oggi, giovedì, in giornata; ma gli altri 300 metri cubi sono dovuti ad accumuli conseguenti ai crolli già verificatesi, che gravano sull’alveo del rio Rin: 700 metri cubi complessivi saranno dunque asportati dall’alveo del Rio Rin, 400 dovuti alla demolizione attuale, più 300 di accumuli precedenti».

«Le demolizioni», chiarisce ancora Zanchetta, «tempo permettendo, saranno ultimate entro mercoledì 24 aprile» e questo risultato garantirebbe l’eliminazione di ogni problema di sicurezza. «L’asportazione del materiale di demolizione e di precedente crollo dall’alveo potrà essere ragionevolmente ultimata entro la prima decade di maggio».

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