È stata inaugurata giovedì 23 maggio, alla presenza di un folto pubblico di amici e di estimatori dell’arte, la mostra delle opere di Luigi Ardillo organizzata dal Rotary Club di Belluno in collaborazione con il Circolo Culturale Mario Morales. La presentazione dell’autore è stata curata dal presidente del Rotary Club di Belluno, Angelo Paganin, che ne ha descritto prima le doti professionali (è stato dal 1966 al 1997 primario di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Martino di Belluno), poi la sua particolare attività di collezionista d’arte di autori del Novecento figurativo (Maccari, Carrà, De Chirico, De Pisis, Rosai, Guttuso, Gentilini, Savinio, Tozzi ed altri) e infine l’Ardillo pittore che inizia a dipingere ad olio su tavola con l’avvicinarsi della pensione suggestionato dal movimento dell’atte moderna che va dal 1920 al 1925 definito del “realismo magico” e che vanta tra i suoi principali esponenti Carri, De Chirico e suo fratello Savinio.
Dopo l’intervento dello stesso Ardillo, che ha descritto la sua passione per la pittura, sono intervenuti l’assessore alla cultura del Comune di Belluno, Marco Perale, l’esperto in arte Vulco Micheletti, l’editore di libri d’arte Fiorin, don Giacomo Mazzorana responsabile dell’arte sacra della Diocesi, la presidente del Circolo culturale Mario Morales, Francesca Pinter Lauria.
La mostra, oltre i quadri di Ardillo presenta anche alcune opere di sua figlia Daniela, di alcuni autori bellunesi quali Franco Fiabane, Franco Murer, Silvestri, Bettolo, Pradella e del friulano Celiberti. Arricchiscono l’esposizione pure alcuni oggetti di arredo della famiglia Ardillo, in particolare della moglie Ada Soffiantini.
Prima dell’inaugurazione della mostra Mariachiara Santin del Rotary Club di Belluno ha illustrato le finalità del progetto Pippi (Programmi di interventi per la prevenzione dell’istituzionalizzazione) a favore dei minori della nostra provincia cui saranno destinati i ricavati delle offerte per le opere esposte.
La mostra, allestita nella Galleria San Rocco (a fianco della chiesa omonima in Piazza dei Martiri a Belluno) resterà aperta fino al 5 giugno ed è visitabile dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 19.
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