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venerdì 26 Aprile 2024,

Carabinieri soddisfatti per il lavoro compiuto

In occasione della festa per il 205° di fondazione dell’Arma il comandante provinciale ha sottolineato che l’ultimo anno è stato caratterizzato in particolare da importanti operazioni di Polizia giudiziaria e dall’aumento dei servizi di controllo del territorio.

Sessanta arrestati e 1.533 denunciati; 2.797 violazioni del Codice della strada rilevate, di cui 118 per guida sotto l’influenza dell’alcol e 9 di stupefacenti; 16.964 servizi preventivi per un totale di 95.992 ore. Questi numeri di un anno di attività (dall’1 giugno 2018 al 31 maggio 2919) dei Carabinieri in provincia di Belluno. Numeri che sono stati resi noti oggi, mercoledì 5 giugno, in occasione della festa per il 205° anniversario della fondazione dell’Arma che si è svolta a Belluno presso il 14° Nucleo Elicotteri Carabinieri in via San Pietro in Campo.

Nel suo discorso il comandante provinciale dei Carabinieri, ten. col. Francesco Rastelli, ha fatto presente che «il lavoro svolto è stato ricompensato per qualità e quantità dai risultati conseguiti; importanti operazioni di Polizia giudiziaria e l’aumento dei servizi di controllo del territorio sono i migliori traguardi raggiunti nell’anno passato».

Rastelli ha poi sottolineato l’attualità del modello organizzativo dell’Arma, in particolare per una provincia con un’orografia come quella di Belluno. Le 25 Stazioni dei Carabinieri, insieme alle 14 Stazioni dei Carabinieri forestali, alle 4 Stazioni del Carabinieri Parco e al reparto del Carabinieri forestali per la biodiversità – ha detto – «costituiscono in ogni anfratto del territorio presidio di legalità e presenza dello Stato».

Ciò è stato confermato anche in occasione della tempesta Vaia quando, ha detto Rastelli, «diverse comunità, rimaste totalmente isolate per 24/48 ore, a fianco degli amministratori locali hanno trovato i Carabinieri delle loro Stazioni, volti amici, parti integranti della comunità stessa che, al meglio delle loro possibilità, sono subito corsi in aiuto in prima persona e poi sono divenuti imprescindibile riferimento per la macchina dei soccorsi».

Al termine del suo intervento il comandante provinciale ha ringraziato le amministrazioni locali che si impegnano a riammodernare i presidi dei Carabinieri sul territorio (2 sono in corso d’opera e 2 in fase progettuale). Un sentito ringraziamento è andato anche a tutti i Carabinieri «per il lavoro svolto, per l’umanità con cui l’hanno svolto e, soprattutto, per il coraggio della quotidianità» nel mettersi a servizio della cittadinanza con lealtà, onestà e fedeltà.

Ha preso poi la parola il prefetto Francesco Esposito che ha ricordato il lavoro fianco a fianco portato avanti proprio in quel luogo tra le Forze dell’ordine e le istituzioni nelle settimane successive a Vaia, un lavoro che ha consentito di maturare uno spirito di squadra che – ha sottolineato il prefetto – è qualcosa di non comune, che rappresenta un valore aggiunto importante, anche per il raggiungimento dei miglioramenti nell’ordine pubblico che sono stati conseguiti con un calo del 30% dei furti in abitazione dal 2016 al 2018 e del 23% delle rapine. Risultati merito della capacità di controllo e prevenzione sul territorio, oltre che di repressione.

Il fatto che ci siano stati dei miglioramenti non significa che si possa allentare i controlli, come indica chiaramente quest’anno l’impennata delle truffe che sono state quasi 200 in più rispetto all’anno scorso. Continueremo a lavorare – ha concluso il prefetto – mettendo in campo anche nuove iniziative per avere più antenne sul territorio e anche per aumentare la sensazione di sicurezza. Ne è un esempio il sistema che è stato messo in piedi per evitare infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti visti i grandi lavori previsti per i Mondiali di Cortina del 2021, senza dimenticare il monitoraggio sul ciclo di smaltimento dei rifiuti, altro settore esposto al rischio di infiltrazioni o distorsioni del sistema.

Al temine della cerimonia si sono svolte le premiazioni di alcuni militari che si sono particolarmente distinti in operazioni di servizio: il brigadiere capo Alessandro Savi (Puos d’Alpago), il brigadiere Daniele D’Incà (Longarone), l’appuntato scelto Fausto Cerentin (Puos d’Alpago), i marescialli ordinari Stefano Basei (Belluno) e Michele Soffiati (Puos d’Alpago), i luogotenenti Bernardo Gabbrielli (Cortina) e Luigi Radina (Belluno), l’appuntato scelto Adriano Volpetti (Belluno), il maresciallo ordinario GianMaria Stella (Fonzaso), il maresciallo maggiore Francesco Evangelisti (Auronzo).

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