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sabato 20 Aprile 2024,

In libreria «Le professoresse meccaniche»

Un nuovo lavoro dell’insegnante e artista bellunese Alfonso Lentini.

Alfonso Lentini, insegnante e artista bellunese, torna in libreria con «Le professoresse meccaniche e altre storie di scuola», pubblicato dalle romane edizioni Graphofeel. Nella nuova pubblicazione (fra l’altro ha scritto «Tre lune in attesa», «Piccolo inventario degli specchi», «Un bellunese di Patagonia», «Cento madri», «Luminosa signora», «Illegali vene») Lentini si addentra nel mondo scolastico ma con spirito ironico, irriverente e visionario.

Tre “professoresse meccaniche” vengono fabbricate in fretta e furia per sostituire quelle in carne e ossa uccise nei bombardamenti di una guerra che imperversa da secoli. Ed esse, una volta presa vita, si comportano come tre normalissime insegnanti. Un professore, smarritosi nei corridoi del suo istituto, compie una sconclusionata “discesa agli inferi” che lo porta a scoperte sconvolgenti. Frequentando uno speciale istituto per bambini prodigio, il protagonista di un’altra storia si accorge di possedere un’abilità eccezionale che lo spingerà, in piena infanzia, verso i crimini più efferati. E poi ancora: scuole poste in una valle priva di onde sonore, scuole speculari costruite sulle sponde opposte di due fiumi, scuole in miniatura che riprendono vita dopo cento anni nella camera da letto di un collezionista. Professori di improbabili materie come Lucore Lunare, Canto Inverecondo, Lingua Lillipuziana. Avvenenti bidelle che si levano in volo, ma anche professoresse volanti che viaggiano in stormi con la borsa a tracolla.

Il libro, valorizzato da una frase augurale di Emanno Cavazzoni, si apre con citazioni di Dino Buzzati e Philip K. Dick, autori che si distinguono per la loro capacità di scardinamento delle modalità realistiche del racconto. E alle «Formiche mentali» di Buzzati, alla cui rivalutazione Lentini si dedica da tempo, si richiama una delle più bizzarre storie raccontate.

Solo scrittura libera e senza briglie, dunque: surreale, patafisica, paradossale. Di conseguenza, a volte, anche comica. Siamo in un universo incongruo, dove tutto, assolutamente tutto, può accadere. Eppure in questo territorio assurdo e strampalato balena un retrogusto di realtà. Perché nel mondo scolastico, anche in quello vero, il paradosso te lo puoi sempre trovare dietro l’angolo. Come in altre sue pubblicazioni, anche in questo libro Alfonso Lentini tende a liberare la scrittura dalla “gabbia” della pagina tradizionale alla ricerca di anomalie, extrasistoli, sbilanciamenti concettuali e verbali. Lentini è infatti da sempre impegnato in una ricerca espressiva irregolare che spazia dalla scrittura alle arti visive passando attraverso la poesia visiva e la sperimentazione più aperta.

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