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giovedì 25 Aprile 2024,

«Zanzare e Zecche: rischi per la salute e strategie di lotta»

Nuovo appuntamento il 20 giugno nella sala riunioni dell’ospedale di Belluno per il ciclo «I giovedì della Salute».

Per il ciclo «I giovedì della salute», il 20 giugno alle ore 18, nella sala riunioni dell’ospedale di Belluno, Marco Dal Pont, referente delle professioni sanitarie funzione territoriale, Carmela Granata, dirigente medico di Malattie infettive di Belluno, Antonio Lalli, medico del Servizio igiene e sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione parleranno di zanzare e zecche e delle malattie da loro trasmesse.

La zecca ampiamente più diffusa in Italia è l’Ixodes ricinus, che funge da vettore e da serbatoio per numerose malattie tra cui la borreliosi di Lyme e l’encefalite da morso di zecca (Tbe). La borreliosi di Lyme e la Tbe trovano un’ampia diffusione nel nord-est dell’Italia e in particolar modo nell’area bellunese dove si sono registrati, negli ultimi dieci anni, circa 700 casi di borreliosi e il 40% dei casi nazionali di Tbe (dal 1994 ad oggi i casi di Tbe osservati a Belluno sono 224; quest’anno, finora, c’è stato un solo caso). Per questo motivo la Regione Veneto ha individuato nell’ospedale San Martino di Belluno il centro di riferimento per le patologie trasmesse da zecche.

La manifestazione clinica più frequente della borreliosi è l’eritema migrante (un’eruzione cutanea di forma anulare che si estende progressivamente); vi possono essere altre manifestazioni extracutanee a carico del sistema nervoso con meningiti, encefaliti, neuropatie periferiche e articolari con la classica artrite di Lyme.

La Tbe invece il più delle volte decorre in maniera asintomatica, ma quando si manifesta è caratterizzata da un andamento febbrile bi-fasico insieme ad altri sintomi simil-influenzali (vi può essere un interessamento del sistema nervoso con encefalite, meningite, paralisi. La mortalità è del 2%).

Mentre la borreliosi di Lyme è curabile con la terapia antibiotica, la Tbe non beneficia di farmaci specifici, ma può essere prevenuta con la vaccinazione che per gli abitanti della provincia di Belluno è gratuita dallo scorso 24 maggio.

Comportamenti virtuosi possono ridurre il rischio di morso di zecca: camminare su sentieri battuti; evitare di sedersi direttamente sull’erba; indossare abiti coprenti e calzature idonee; utilizzare prodotti repellenti per gli insetti. È poi buona norma ispezionare il proprio corpo e soprattutto i bambini al rientro a casa.

Nel caso si rilevasse la zecca, è necessario rimuoverla con una pinzetta senza ricorrere a sostanze che potrebbero irritarla favorendo il rigurgito di sangue potenzialmente infetto.

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