Belluno °C

martedì 23 Aprile 2024,

Milano Cortina 2026, De Carlo: «Volano per il territorio, non mangiatoia per le lobby del cemento»

«Non solo le opere, ma anche tutti i prodotti commercializzabili, dalle magliette ai cappellini ai vari ricordini, devono essere prodotti in Italia».

Festeggia per l’assegnazione a Milano Cortina dei Giochi 2026 anche il deputato di Fratelli d’Italia e sindaco di Calalzo di Cadore Luca De Carlo: «È un grandissimo risultato, frutto del lavoro e del sostegno di tutti, dal mondo economico a quello alberghiero e sportivo, fino a quello politico. Ora però questo evento deve diventare un volano per l’economia del nostro territorio, e non ridursi a una semplice mangiatoia per le solite lobby del cemento».

Come sostenere l’economia? «Facendo delle Olimpiadi 2026 un vero evento a marchio tutto italiano», sottolinea De Carlo. «Non solo le opere, ma anche tutti i prodotti commercializzabili, dalle magliette ai cappellini ai vari ricordini, devono essere prodotti in Italia. No all’invasione delle “cinesate”, sì a prodotti di qualità realizzati dai nostri artigiani e dai nostri produttori: è così che si sostiene la piccola e media impresa, il tessuto dell’economia italiana ben rappresentato dalle regioni che ospiteranno i giochi, Veneto e Lombardia».

De Carlo ribadisce inoltre quanto affermato un paio di mesi fa al sottosegretario Giorgetti, in questi giorni a Losanna come componente della delegazione italiana: «Fratelli d’Italia ha sempre sostenuto le Olimpiadi di Cortina, a patto di avere una manifestazione eco-sostenibile. Non vogliamo sprechi, scempi o abusi tra le nostre montagne, le più belle del mondo».

L’onorevole cadorino ricorda anche i dati riportati dall’analisi di impatto economico e finanziario delle Olimpiadi invernali 2026, prodotta dal Dipartimento di Economia e diritto dell’Università la Sapienza e presentata a Palazzo Chigi lo scorso marzo: l’incremento del Pil tra il 2020 e il 2028 oscilla dai 93 milioni a un picco di 374 milioni nel 2025, per tornare a 81 milioni nell’ultimo anno, per un Pil cumulato massimo di 2,3 miliardi di euro.

«Questa è una grande occasione di crescita economica per la provincia di Belluno», conclude De Carlo. «I giochi invernali tornano nella Regina delle Dolomiti esattamente 70 anni dopo, e l’annuncio arriva alla vigilia dei festeggiamenti per il decennale della proclamazione delle Dolomiti a patrimonio dell’umanità Unesco: le premesse per un evento storico ci sono tutte, ora sta a chi di dovere rispettarle».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d