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sabato 27 Aprile 2024,

Festa per i 10 anni di Dolomiti Unesco

Oggi a Cortina d'Ampezzo una grande e gioiosa celebrazione per ricordare il valore e l'importanza di questi territori e la necessità di salvaguardarli nel segno della sostenibilità (foto Franco Oliveri).

I suoni, le voci, i volti delle Dolomiti uniti nel riconoscimento Unesco. La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia, con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio mondiale, si è svolta nella mattinata di oggi, mercoledì 26 giugno, a Cortina d’Ampezzo in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico. Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio (Cortina, Pozza di Fassa, San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l’inno d’Italia l’inizio delle celebrazioni che, fin dalle prime battute, si sono innestate sui festeggiamenti per l’assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici, ma anche una sfida da affrontare nel segno della sostenibilità, ha sottolineato la Fondazione Dolomiti Unesco.

Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria, si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, del presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, Graziano Pizzimenti, del segretario generale della Commissione italiana per l’Unesco, Enrico Vicenti, del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Arno Kompatscher, di Matteo Rosati, dell’ufficio regionale Unesco per la scienza e la cultura in Europa e del sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento) Vannia Gava, che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti Unesco una medaglia della Presidenza della Repubblica.

Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento Unesco in termini di opportunità, ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: è per questo che, in occasione del decennale, le Regole d’Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi schiantati. Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021, grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti Unesco.

Le prossime sfide per una gestione condivisa dei nove Sistemi dolomitici Patrimonio mondiale sono state al centro della tavola rotonda cui hanno preso parte Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer, assessore alla Tutela del paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano, Antonio Mantovani, vicepresidente del Cai nazionale, Natalia Ranza, amministratore delegato di Dolomitibus, Alessandro Benetton, presidente della Fondazione 2021, Federico Caner, assessore al Turismo della Regione Veneto, Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, Mario Tonina, vice presidente della Provincia Autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti Unesco.

Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti Unesco debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile.

Protagonisti anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che, accompagnati da Kristian Ghedina, hanno lasciato le impronte delle proprie mani nell’argilla, e quelli che da oggi saranno impegnati nel campo sentieri organizzato dall’alpinismo giovanile di Sat, Cai Veneto, Cai FVG e Cai Alto Adige a Selva di Cadore, per imparare il valore della cura del territorio.

L’ultimo intervento è toccato al direttore della Fondazione Dolomiti Unesco, Marcella Morandini, che ha illustrato i risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l’intero territorio dolomitico nei prossimi mesi, come ad esempio la raccolta fondi #SOSerrai per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda, porta di accesso alla Marmolada. La parola d’ordine per il prossimo decennio rimane la conservazione attiva di un territorio unico al mondo, da attuarsi con quello spirito collaborativo che oggi si respirava nell’atmosfera festosa di Cortina, insieme alla capacità di guardare al di là dei confini amministrativi e delle differenze.

La festa ora si sposta a San Vigilio di Marebbe, in Val Badia, dove il 29 giugno si svolgerà il «Dolomites Unesco Fest» all’insegna della cultura, della partecipazione popolare, della musica e della gastronomia.

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