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venerdì 26 Aprile 2024,

Nominati i nuovi rappresentanti di vallata del Bard

Si è tenuta ieri, sabato 29 giugno, a Pedavena, l'assemblea ordinaria del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti.

Si è tenuta nel pomeriggio di ieri, sabato 29 giugno, nella Birreria di Pedavena, l’assemblea ordinaria del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti (Bard). Ad aprire i lavori, è stato il vicepresidente del movimento, Andrea Bona, che ha ripercorso le attività del Bard dalla nascita ad oggi, dalle 20mila firme per il referendum per il passaggio alla regione Trentino Alto Adige alla sottoscrizione del patto con i partiti autonomistici alpini dello scorso aprile a Pergine Valsugana, passando per il sostegno alle candidature europee di Herbert Dorfmann e le manifestazioni a sostegno dell’ente provincia.

«Il senso del nostro movimento è la difesa di questa zona alpina, contro una politica che la vuole “selvaggia”, abbandonata, periferia», ha sottolineato Bona. «Siamo all’interno di un meccanismo di trasformazione molto forte, che siamo costretti ad affrontare con gravi problemi di risorse: la proposta di finanziare le Olimpiadi di Cortina con i fondi dei comuni di confine è inaccettabile. Quei soldi servono per mitigare il divario tra le realtà limitrofe a statuto ordinario e quelle a statuto speciale, non per pagare le mancanze dello Stato centrale, e l’obbiettivo del nostro movimento è difendere il territorio da queste decisioni ulteriormente penalizzanti per noi».

«Non dimentichiamo infine la questione dell’elettività provinciale», ha concluso Bona. «Il dibattito nazionale e regionale si sta concentrando sull’autonomia del Veneto e le polemiche con le regioni del Sud Italia, ma non possiamo lasciare che tutto questo affossi il referendum provinciale che, va ricordato, ha ottenuto il quorum e sostenuto e rinforzato il risultato del referendum regionale».

Approvato all’unanimità il bilancio 2018, chiuso in sostanziale pareggio, ma «dobbiamo considerare che sono state versate solamente nel 2019 le entrate della lotteria dello scorso anno, per cui possiamo tranquillamente prevedere di chiudere il corrente anno in positivo», ha spiegato Marinella Piazza.

Si è poi passati alla nomina dei nuovi rappresentanti, in parte indicati dalle singole assemblee di vallata e in parte votati dall’assemblea generale.
In attesa dei nomi dell’Agordino, che si riunirà prossimamente, per la vallata Cadore/Comelico/Zoldo, la relativa assemblea ha indicato come propri rappresentanti Marinella Piazza, Fortunato Panciera e Roberto Brustolon; per la Bellunese/Longaronese/Alpago, Silvano Merlin, Jacopo De Pasquale e Gianluca Rossi; il Feltrino ha invece individuato i suoi referenti in Sandra Vettorel, Alfonso Liotta e Filippo Favilli.

L’assemblea generale, come da statuto, ha poi votato i rappresentanti aggiuntivi: Diego Cason; Giacomo Piazza; Moreno Broccon. Individuato anche il collegio dei probiviri: Antonella Schena, Salvatore Liotta, Demis Marsango, Francesca Canzian e Diego David.

Al termine dell’assemblea, molto partecipato il convegno «Veneto 2020: quale autonomia per Belluno?», che ha visto sul palco (nella foto qui sopra) Antonio Guadagnini, consigliere della Regione Veneto; il presidente della Federazione dei Ladini del Veneto, Lucio Eicher Clere; Luca De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore e deputato di Fratelli d’Italia; l’europarlamentare Ppe, Herbert Dorfmann.

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