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venerdì 26 Aprile 2024,

A Fusine una mostra sui capolavori degli squerarioli di Zoldo a Venezia

L'esposizione sarà inaugurata sabato 13 luglio. Undici modelli delle splendide imbarcazioni potranno essere ammirati fino al 27 ottobre.

Saranno esposti per la prima volta in Val di Zoldo, in quei villaggi e tra quelle montagne che videro nascere e partire i Casal, i modelli delle barche che li resero famosi in tutto il mondo. La mostra che sarà inaugurata sabato 13 luglio nella sala “Rizzardini”, in piazza Angelini a Fusine, rappresenta di fatto un “ritorno a casa”. “Le barche dei Casal: capolavori degli squerarioli di Zoldo a Venezia”, questo il titolo dell’esposizione, racconta lo straordinario lavoro della famiglia dei Casal, originaria della Val di Zoldo e emigrata a Venezia, dove si specializzò negli anni nella costruzione di barche e di gondole. Undici modelli di quelle splendide imbarcazioni, provenienti dal Museo Correr di Venezia, potranno essere ammirati fino al 27 ottobre a Fusine, nella terra di chi, con il proprio operato e la propria maestria, contribuì a far conoscere il nome di Zoldo e di Belluno in Italia e nel mondo.

«Il nostro obiettivo è raccontare storie che non devono essere dimenticate, in questo caso specifico di una famiglia zoldana», ha sottolineato il sindaco del Comune di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, nella conferenza stampa di presentazione della mostra che si è tenuta oggi, mercoledì 10 luglio, nella sede della Provincia, a Belluno. «Ringrazio i dipendenti del Comune per il grandissimo lavoro fatto in questi mesi». «Il progetto espositivo vuole riscoprire e valorizzare un patrimonio di eccellenza del lavoro artigianale», ha evidenziato Fabio Santin, curatore della mostra. «Quella delle genti di montagna è sempre stata una cultura del fare. Lo dimostra l’attività degli squeraroli, ovvero i costruttori di barche della laguna veneziana».

La bravura dei Casal divenne in breve tempo celebre in tutta l’isola, che iniziò a conoscere e apprezzare la maestria degli zoldani, che aprirono la loro attività presso lo squero dei Servi. “Barca de Casal e po’ no più” (“una barca dei Casal, cosa vuoi di più?”) divenne questo il motto degli abitanti della Laguna, che impararono a riconoscere la qualità e l’eccellenza delle costruzioni di questa famiglia zoldana. Dal 13 luglio, a Fusine, sarà possibile approfondire per quali ragioni le barche dei Casal erano uniche al mondo. La mostra, organizzata da Comune di Val di Zoldo, Mont de Vie, Fuori Posto, può contare sulla collaborazione della Fondazione Musei civici di Venezia, associazione Arzanà, El Felze, Longarone Fiere Dolomiti, Archivio Casal-Peretti e Museo etnografico di Goima. Tra le realtà che hanno dato il proprio patrocinio c’è anche la Dmo Dolomiti.

L’esposizione è introdotta da un’autentica gondola degli anni Tenta e prosegue con l’esposizione di undici modelli d’imbarcazioni, opera di Antonio e Giuseppe Casal, provenienti dal Museo Correr, che ha prestato anche un modello di zattera, antichi ferri da gondola e due opere di Valentino Besarel: un busto “ideale” di Andrea Brustolon in legno e un’inedita cornice dedicata al lavoro degli squeraroli. Accompagna il percorso espositivo una ricca documentazione d’archivio, unita al frutto delle recenti ricerche sugli squeri degli Zoldani e sulla loro ubicazione nel tessuto urbano di Venezia. Al piano superiore si snoda un itinerario in cui sono esposti alcuni degli acquerelli di Ninetta Casal Besarel, che furono soggetto, assieme ai modelli, della prima e unica mostra nel 1947 alla galleria Sandri di Venezia. In mostra anche la riproduzione al vero degli affreschi ancora presenti nella casa veneziana dei Casal, testimonianza di aspetti di vita in Zoldo nell’Ottocento.

«La msotra rappresenta un’occasione unica di cogliere dal vivo i dettagli e i minuzioni particolari delle opere esposte», ha detto ancora Santin. «I modelli sono in scala 1:8. L’obiettivo è tramandare la memoria: per molto tempo, negli stessi luoghi di origine, si è dimenticato che uno dei mestieri, tra tanti, di questi “montanari” fu proprio quello di costruttori di barche».
«Per noi è grande motivo di orgoglio patrocinare e contribuire a questa mostra», ha detto Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno. «Il legame tra le Dolomiti e Venezia, oltre che nel logo promozionale che abbiamo lanciato di recente, si esplica attraverso fruttuose collaborazioni, importanti anche in vista di Mondiali e Olimpiadi». «La Provincia ha contribuito tramite la Dmo per la parte promozionale», ha aggiunto il consigliere Francesca De Biasi, «e il valore aggiunto è dato anche e soprattutto dalla storia che, attraverso questa esposizione, viene raccontata». Una storia di emigrazione, fatta di bravura, esperienza, sapienza, grande dedizione al lavoro.

«Venezia è diventata quello che è grazie al contribuito di uomini geniali, tra cui quelli della famiglia Casal. Pe noi è arrivato il momento di restituire», ha messo in risalto Mariacristina Gribaudi, presidente Fondazione Musei civici di Venezia. «Il mio appello va ai giovani, affinché visitino questa mostra e non dimentichino che stiamo parlando della storia dei loro nonni. Senza le radici non si va da nessuna parte»

L’importanza della collaborazione e del progetto è stata sottolineata anche da Andrea Bellieni, direttore del Museo Correr, e da Giovanni Caniato, funzionario dell’Archivio di Stato di Venezia. «I modelli delle barche sono stati esposti per la prima volta nel 1988 tra Lognarone, Forno di Zoldo, Goima e Codissago», ha ricordato Caniato. «Un collegamento, quello tra le Dolomiti e la Laguna, che deve essere “sfruttato” in modo positivo». «Lo squero Casal ai Servi si è contraddistinto per il suo stile», ha affermato Giorgio Giorgio Suppiej, presidente di Arzanà, «la bellezza delle rifiniture e delle decorazioni. Le loro gondole solcavano le acque di Versailles, Londra, Vienna, Bruxelles, New York, Chicago, Madrid, Melbourne».

Per tutta la durata della mostra, si svolgerà un nutrito programma di eventi collaterali: dalle dimostrazioni artigianali dei mestieri della gondola alle visite guidate, passando per spettacoli teatrali, cinema e molto altro ancora. L’esposizione, a ingresso gratuito, sarà aperta dalle 10 alle 12 e della 16 alle 19. Chiuso il lunedì. Per info: 0437 789145, 0437 787349, www.comune.valdizoldo.bl.it, www.valdizoldo.net

1 commento

  • Mostra Modelli Squero Casal : tenetemi informato su avvenimenti correlati , e argomenti archeo navali . Sono lo studioso della Peota di Carlo Emanuele III ( esiste un modello che ha già partecipoato a Mostre Internazionali ! ) , Saluti

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