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venerdì 19 Aprile 2024,

Un successo la Festa dei Bellunesi nel Mondo a Canale d’Agordo

Da parte del Vescovo e degli amministratori presenti è stato espresso un sentito ringraziamento all’Abm.

Ricordi, emozioni, solidarietà e attaccamento alla propria terra natia. Questi i sentimenti che si sono vissuti in occasione della Festa dei Bellunesi nel Mondo svoltasi a Canale d’Agordo domenica 21 luglio con la partecipazione di oltre duecento persone e di una trentina di sindaci bellunesi. «Siamo davvero soddisfatti per questa meravigliosa giornata», sono le parole del presidente Abm Oscar De Bona, «che abbiamo vissuto in armonia, allegria e condivisione». Australia, Brasile, Svizzera, Germania, Portogallo, Argentina… sono alcuni dei Paesi di provenienza dei soci Abm che erano presenti a Canale d’Agordo domenica scorsa.

Toccante la diffusione, durante la Santa Messa, delle parole che Papa Luciani disse nel 1978 in un incontro in Vaticano con la comunità bellunese, evidenziando il fatto che era figlio di emigranti e che gli emigranti bellunesi erano ben visti all’estero.

Nell’omelia il vescovo Renato Marangoni ha ringraziato l’Abm e le Famiglie Bellunesi per le loro molteplici attività, sottolineando che il sacrificio è un dono del Padre eterno e che va affrontato con fede e buona volontà.

Manuela Lanzarin, assessore regionale con delega ai Flussi migratori, ha ricordato che il Veneto è ancora una terra di emigrazione e che la Regione ha messo in atto molteplici iniziative, in collaborazione con l’associazionismo di settore, per facilitare il rientro dei nostri cervelli in fuga, non dimenticando però «quanto hanno fatto i nostri emigranti storici e di come sia doveroso rendergli onore». Le ha fatto eco il sindaco di Canale, Flavio Colcergnan: «Non dobbiamo dimenticare che i nostri emigranti, con le loro rimesse, hanno contribuito allo sviluppo del nostro Paese».

Non è mancato l’intervento di Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno: «Grazie all’Abm per quanto fa da oltre cinquant’anni per i nostri emigranti, ma anche per il nostro territorio. Non dimentichiamo il nostro passato di emigrazione e prendiamo in mano i nostri giovani, che sono costretti nuovamente a emigrare».

Doveroso il ricordo, da parte del presidente Oscar De Bona, di Vincenzo Barcelloni Corte, presidente onorario e fondatore dell’Associazione Bellunesi nel Mondo – deceduto a Tenerife la scorsa settimana – e di tutti i dirigenti e collaboratori che sono mancati nel corso del 2019. A loro il Coro Val Bios, che ha accompagnato la Santa Messa, ha intonato il «Canto degli emigranti».

Dopo la celebrazione la giornata è continuata alla Baita del Cacciatore con un pranzo tipico delle Dolomiti – supportato dai volontari della Riserva di Caccia – con la la visita al Museo di Papa Luciani e con la consegna di un premio voluto dalla Famiglia Bellunese di Padova.

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