Belluno °C

giovedì 28 Marzo 2024,

Anello ferroviario Belluno-Montebelluna, 130 milioni di euro dal Cipe

Il commento del deputato bellunese del Movimento 5 Stelle Federico D'Incà: «Molto bene. Ora, però, mi auguro che si possa chiudere con Anas l’intervento su Longarone per costruire il collegamento da Pian di Vedoia fino a Castellavazzo».

Il deputato bellunese del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà commenta in modo positivo le nuove risorse sbloccate oggi, mercoledì 24 luglio, dal Cipe e destinate al Bellunese per completare l’elettrificazione della Belluno-Montebelluna. L’obiettivo adesso è la bretella stradale di Longarone in vista delle prossime Olimpiadi di Milano Cortina. «Sono molto soddisfatto per le nuove risorse, che miglioreranno la qualità delle infrastrutture ferroviarie», sottolinea il deputato. «Ora, però, mi auguro che si possa chiudere con Anas l’intervento su Longarone per costruire il collegamento da Pian di Vedoia fino a Castellavazzo».

Per quanto riguarda l’approvazione odierna da parte del Cipe, si tratta dell’aggiornamento del Contratto di programma 2018-2019 di Rfi che ha ridefinito il perimetro degli interventi di elettrificazione delle linee ferroviarie del bacino bellunese (anello basso delle Dolomiti), sbloccando nuove risorse pari a 130 milioni di euro.

«Nei mesi scorsi ho incontrato più volte i vertici di Rfi», commenta ancora D’Incà. «Dai colloqui avuti sia con l’amministratore delegato e direttore generale di Rfi Maurizio Gentile, sia con Gianluigi Vittorio Castelli, presidente di Ferrovie dello Stato, ho avuto sempre rassicurazioni sul completamento dei lavori. Grazie all’intervento del nostro governo e del ministro per le Infrastrutture, abbiamo ottenuto i 130 milioni di euro che mancavano per concludere l’anello Belluno-Montebelluna, il cui costo totale ammontava a 200 milioni di euro. Al termine dei lavori saranno finalmente archiviate le rotture di carico e le polemiche che sono sempre state al centro delle ferrovie bellunesi».

«Gli interventi di elettrificazione assumono oggi una rilevanza fondamentale non solo per l’avvio dei Mondiali di sci 2021 ma anche, e a maggior ragione, in vista delle Olimpiadi invernali 2026», spiega D’Incà, che aggiunge: «in quest’ottica, proprio nell’incontro con Gentile, abbiamo discusso del prolungamento a nord per chiudere anello ferroviario delle Dolomiti da Calalzo verso la Val Pusteria e soprattutto chiesto anche la realizzazione del collegamento Primolano-Feltre rispetto al quale anche la provincia di Trento si è detta favorevole. Siamo in attesa ora di conoscere gli studi di fattibilità della Regione Veneto che ha potuto contare anche su risorse aggiuntive a valere sulle risorse dei Fondi di confine e aspettiamo le valutazioni progettuali e l’analisi costi benefici da cui dipenderà la decisione finale per capire se le due tratte potranno rientrare nella progettazione. Come ulteriore obiettivo, dobbiamo ottenere la variante di Longarone con la costruzione della bretella di collegamento da Pian di Vedoia fino a Castellavazzo. Una bretella che potrebbe avere un costo superiore ai 200 milioni di euro, ma che rappresenta il progetto più importante per il bellunese in vista delle prossime Olimpiadi».

1 commento

  • attraverso queste opere, ma soprattutto quelle stradali, il bellunese probabilmente si rialzerà ed attraverso il turismo risalirà dalla posizione di “calabria del nord “a quella di bellissima regione quale è. Dando così la possibilità di vivere in montagna ai suoi abitanti, anziché sopravvivere o emigrare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d