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venerdì 26 Aprile 2024,

Emigrazione giovanile, fenomeno allo studio della Regione

Presenti a Belluno in questi giorni i rappresentanti dei comitati esteri e delle associazioni venete di emigrazione.

I legami tra i Veneti nel mondo e il Veneto sono sempre più saldi. A testimoniarlo la presenza a Belluno in questi giorni dei rappresentanti dei comitati esteri e delle associazioni venete di emigrazione, riuniti per l’incontro annuale della Consulta dei Veneti nel mondo e del Coordinamento dei giovani Veneti e giovani oriundi residenti all’estero

«Il lavoro di questi giorni – ha sottolineato l’assessore regionale alla sanità e ai servizi sociali, Manuela Lanzarin – è fondamentale in ottica di revisione della legge n. 8 del 2008. Gli spunti raccolti e condivisi attraverso un confronto costruttivo sono elementi sui quali formuleremo la nuova cornice normativa. In questi anni stiamo assistendo a un diverso tipo di emigrazione, in particolare quello giovanile, che abbiamo deciso di studiare attentamente per farvi fronte».

L’assessore ha spiegato che, in tal senso, oltre all’attivazione di un Osservatorio specifico, sono allo studio nuove iniziative da parte della Regione. «Il focus nella nuova emigrazione sono i giovani – precisa Lanzarin – stiamo cercando di capire come intercettare questi giovani che emigrano (10.000 quelli che lo scorso anno hanno lasciato il Veneto) perché è fondamentale capitalizzare le nostre risorse umane e in particolare questi cervelli che escono dal nostro sistema per cercar fortuna all’estero».

Manuela Lanzarin ha ringraziato poi i partecipanti al meeting annuale della Consulta dei Veneti nel mondo e del Coordinamento dei giovani Veneti e giovani oriundi residenti all’estero non solo per la collaborazione e in costante confronto, ma in particolare per il contributo che stanno dando al Veneto su temi di particolare interesse. «Vorrei ringraziare pubblicamente i nostri rappresentanti – sottolinea – per il sostegno dato alla candidatura per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, per le colline del prosecco patrimonio Unesco e per l’autonomia. Un sostegno che significa valorizzazione delle radici e promozione del territorio a partire dalla sua storie e delle sue tradizioni. Ricordo che all’estero c’è un altro Veneto, 5 milioni di persone, che dimostrano di avere legami saldi e forti con la terra d’origine, della quale si dimostrano sempre orgogliosi rappresentanti».

A confermarlo Luciano Alban, vicepresidente della Consulta, e Ivana Quarati, rappresentante del Coordinamento dei giovani Veneti e giovani oriundi residenti all’estero. «I Veneti nel mondo devono essere considerati risorse e non un peso – sottolinea Alban – se una persona parte da radici profonde, andando all’estero non può che rafforzarle. E noi stiamo lavorando proprio per questo, con il grande orgoglio di essere veneti».

Il meeting annuale il prossimo anno è previsto a Venezia, mentre domani, domenica 28 luglio, è in programma l’attesa XI Giornata dei Veneti nel Mondo e il tradizionale Raduno internazionale in Cansiglio giunto alla ventisettesima edizione.

1 commento

  • non solo i veneti ma io direi tutti gli emigranti italiani senza distinzione di provenienza dovrebbero avere da parte die governanti italiani un àttenzione e un sostegno piu cospuquo non solo per le risorse,ma per quanto socialmente,culturalmente e con il nostro quotidiano lavoro diamo all Europa in nome della Nostra Patria,la ricompensa che riceviamo?
    L
    òscoramento die pragrammi televisivi,speriamo aquanto pare la carta di identita elettronica,dopo 10 anni forse..il continuo controllo delle nostre vetture con targa straniera,perfettamente i regola con le nazioni di appartenenza ma per un assurdo clavillo di una legge assurda di chi non e a conoscenza aggrava la permanenza die nostri connazionali che si recano per il periodo delle vacanze invernali in Patria con multe Salate e sequestro die veicoli,questa e la riconoscenza e il benvenuto che ci danno al rientro in Patria,dovrei aggiunge dell`altro ma penso che gia quanto citato sia sufficente che dio ce la mandi buona

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