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giovedì 28 Marzo 2024,

Strage Bologna, 2 agosto 1980, un sabato di sangue e orrore. Ponte Morandi, difetti esecutivi e poca manutenzione. In arrivo 40 migranti soccorsi su un gommone al largo della Libia

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo.

Strage Bologna. 2 agosto 1980, un sabato di sangue e orrore con 85 morti e 200 feriti

Alle 10.25 del 2 agosto 1980, un’esplosione alla stazione centrale di Bologna spezza nel sangue la tranquilla routine del rito delle vacanze: 85 morti e 200 feriti il bilancio finale della strage più sanguinaria nella storia italiana. La vittima più piccola è Angela Fresu, appena 3 anni, e poi Luca Mauri, di 6, Sonia Burri, di 7, fino a Maria Idria Avati, ottantenne, e ad Antonio Montanari, 86 anni. In pochi minuti arrivano decine di mezzi dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri, vigili urbani, ambulanze, l’Esercito. In stazione arriva, commosso e angosciato, il presidente della Repubblica Sandro Pertini, mentre tutt’intorno una catena umana continua a spostare detriti e il silenzio irreale del centro città è squarciato dalle sirene.

Governo. Salvini, “voglio un governo che faccia le cose altrimenti la parola va agli italiani”

“Abbiamo fatto un sacco di cose in un anno, e l’obiettivo della prossima manovra è far pagare meno tasse… Io la voglia ce l’ho, ma se mi dovessi accorgere che i litigi sono quotidiani… Mi stufo io ma anche gli italiani. Voglio un governo che faccia le cose altrimenti la parola va agli italiani”. Così Matteo Salvini a SkyTg24. Resta alta la tensione nel governo dopo lo scontro in Consiglio dei ministri sulla giustizia in particolare sul processo penale e il nodo della prescrizione. “La Lega non vota una non riforma, vuota e inutile – si legge in una nota della Lega -. Siamo al lavoro per una reale riduzione dei tempi della giustizia, per un manager nei tribunali affinché diventino realmente efficienti, perché ci sia certezza della pena”.

Ponte Morandi. Periti, difetti esecutivi e poca manutenzione

“Difetti esecutivi” rispetto al progetto originario e degrado e corrosione di diverse parti dovuti alla “mancanza di interventi di manutenzione significativi”. Lo scrivono i tre periti del gip Angela Nutini nella risposta al secondo quesito del primo incidente probatorio per il crollo del ponte Morandi, il viadotto autostradale collassato un anno fa causando la morte di 43 persone. I periti hanno esaminato le condizioni di conservazione e manutenzione dei manufatti non crollati e delle parti precipitate ed hanno registrato fino al 100% di riduzione di acciaio dentro i tiranti della pila 9 del ponte Morandi, quella crollata il 14 agosto.

Migranti. In arrivo 40 persone soccorse su un gommone al largo della Libia

La disponibilità della Germania ad accogliere alcuni degli immigrati sbarcati dalla Gregoretti, a patto che l’Italia faccia subito scendere le 40 persone a bordo della Alan Kurdi, “è un vero e proprio ricatto”, ribadisce il ministro dell’Interno Matteo Salvini e conferma che “altri Paesi europei considerino l’Italia il loro campo profughi”. “Non è più così, non accettiamo ordini e invasioni”. Intanto la nave della ong Sea Eye con a bordo 40 migranti soccorsi su un gommone al largo della Libia, si dirige in direzione nord e si trova in questo momento a sud di Lampedusa. Ieri il ministro dell’Interno Matteo Salvini ed i colleghi Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, hanno firmato il provvedimento per il divieto di ingresso nelle acque italiane della nave umanitaria.

Usa ritirano migliaia di truppe dall’Afghanistan

L’amministrazione Trump si prepara a ritirare migliaia di truppe dall’Afghanistan in cambio di concessioni dai talebani nell’ambito di un accordo preliminare per mettere fine alla guerra che va avanti da quasi 18 anni. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti. L’accordo, che impone ai talebani di trattare un più ampio accordo di pace direttamente con il governo afgano, potrebbe ridurre il numero delle truppe dalle attuali 14.000 unità a 8.000-9.000 unità.

Tokyo rimuove Seul da white list export

Il governo giapponese ha deciso di rimuovere la Corea del Sud dalla lista dei Paesi che godono di un trattamento preferenziale nell’export commerciale, una risoluzione che potrebbe inasprire i già tesi rapporti diplomatici tra i due vicini. L’esecutivo del premier conservatore Shinzo Abe ha reso noto che il provvedimento entrerà in vigore a fine mese e obbligherà le aziende coreane a chiedere speciali permessi per le importazioni di materiali che possono essere utilizzati anche per scopi militari. Si tratta della prima volta che un Paese viene escluso da Tokyo dalla ‘white list’, formata da 27 nazioni, e nella quale la Corea del Sud era parte integrante del 2004.

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