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giovedì 18 Aprile 2024,

Elaborato il piano per il traffico con la chiusura del ponte di Ponte nelle Alpi

Per limitare i disagi alla circolazione dovuti alla chiusura per lavori per 3 mesi (da 26 agosto) del ponte di Santa Caterina (nella foto Google Maps) sono stati individuati 4 percorsi che possono rendere più agevoli gli spostamenti.

Dal 26 agosto prossimo e per tre mesi il ponte di Santa Caterina, a Ponte nelle Alpi, sarà chiuso al traffico su disposizione dell’Anas per consentire l’esecuzione di lavori di consolidamento e miglioramento delle condizioni di sicurezza, con inevitabili ripercussioni sulla circolazione stradale in provincia. Proprio per attenuare i prevedibili disagi alla viabilità, è stato attivato un tavolo di coordinamento presso la Prefettura di Belluno con la partecipazione di tutte le istituzioni interessate (Provincia, sindaci di Belluno, Ponte nelle Alpi e Longarone, Forze dell’ordine, Vigili del fuoco, Polizie locali, Anas, Veneto Strade, Società Autostrade, Camera di commercio, Enti gestori dei servizi pubblici coinvolti).

Al termine dei lavori, grazie al contributo di tutti i partecipanti, è stato elaborato un piano di gestione del traffico che contiene indicazioni utili a orientare gli utenti della strada per un uso razionale dei percorsi alternativi. Gli itinerari consigliati sono quattro: 1) a chi proviene da Agordo o da Sedico ed è diretto a Ponte nelle Alpi viene proposto di attraversare Belluno mantenendosi in destra Piave; 2) a chi proviene da Agordo ed è diretto a Cadola (o in Alpago o all’autostrada) è consigliato di fare la rotatoria La Cerva puntando alla rotatoria di Marisiga da dove ci si dirige alla zona di Lambioi per passare poi in sinistra Piave; 3) a chi proviene da Santa Giustina e vuole andare a Cadola (o in Alpago o all’autostrada) viene suggerito di prendere a Bribano la strada per Trichiana e poi di mantenersi in sinistra Piave; 4) tutti coloro che dalla parte nord sono diretti a sud della provincia sono invitati a utilizzare l’autostrada A27 fin dall’imbocco di Pian di Vedoia.

Il piano prevede, inoltre, una costante osservazione dei volumi di traffico, in particolare a Cadola e in via Vittorio Veneto, anche attraverso il sistema di videosorveglianza, per informare tempestivamente gli utenti della strada sui percorsi meno congestionati. L’iniziativa, quindi, fa essenzialmente leva – oltre che sull’attività di vigilanza coordinata da parte degli organi di polizia e degli enti gestori delle strade – sulla collaborazione della comunità.

«La chiusura del ponte è necessaria perché la sicurezza delle infrastrutture è una priorità», ha sottolineato il prefetto di Belluno, Francesco Esposito. «Ringrazio Anas che si è impegnata a ridurre di venti giorni la durata dei lavori. I disagi saranno inevitabili, ma potranno essere attenuati con la collaborazione dei cittadini. Per questo invito tutti a seguire il più possibile i consigli indicati nel piano, a servirsi maggiormente del trasporto pubblico e a ridurre il numero di auto in circolazione condividendone l’uso in caso di tragitti comuni».

I percorsi consigliati potrebbero comportare, in alcuni casi, un aumento dei chilometri da effettuare per giungere a destinazione, tuttavia tali indicazioni, predisposte sulla base dell’analisi dei volumi di traffico, dovrebbero consentire una migliore distribuzione dei flussi di veicoli e una complessiva riduzione dei tempi di percorrenza.

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