La programmazione coordinata e sistematica di specifici servizi volti al contrasto degli eccessi di velocità lungo le principali strade di competenza, con postazioni mobili presegnalate e georeferenziate, ha portato la Polizia stradale della Provincia di Belluno in 4 mesi di attività (dall’1 aprile al 31 luglio) alla contestazione di 1.960 violazioni ex art. 142 (limiti di velocità) rispetto alle 48 dell’intero 2018 (circa il 12% riguarda veicoli d’immatricolazione estera).
Gli eccessi di velocità accertati risultano essere stati realizzati dai conducenti di autovetture, di motoveicoli, ma anche da conducenti professionali alla guida sia di mezzi pesanti sia di pullman. Il record dell’incoscienza – fa presente la Questura di Belluno – va al conducente di un’autovettura di grossa cilindrata con targa italiana sorpreso a circolare lungo la Valsugana alla velocità di ben 197 km/h rispetto al limite massimo imposto di 90 km/h.
L’aumento dei controlli e quindi una più efficace attività di prevenzione da parte delle pattuglie di vigilanza stradale, nonostante le lacune negli organici – sottolinea ancora la Questura – è probabilmente all’origine della diminuzione del 22% degli incidenti stradali rilevati dalla Polizia Stradale in provincia di Belluno; in particolare sono passati da 61 a 33 gli incidenti con lesioni (-45%) e da 87 a 49 le persone ferite (-44%).
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