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venerdì 19 Aprile 2024,

Falcade, in oltre 2.500 al concerto per la montagna veneta

Il “Bosco degli artisti” è stato il teatro naturale in cui si sono esibiti 54 elementi dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana e 50 giovani coristi del Children and Young Choirs dell’Art Voice Academy di Castelfranco Veneto.

Oltre 2.500 persone hanno preso parte oggi, sabato 10 agosto, a «La mia Terra», il concerto ideato dal direttore d’orchestra trevigiano Diego Basso che si è svolto nel “Bosco degli artisti” situato in località Le Buse, all’interno del comprensorio sciistico del San Pellegrino. A quasi 2.000 metri di quota si sono esibiti 54 elementi dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, diretti da Diego Basso, e 50 giovani coristi del Children and Young Choirs dell’Art Voice Academy di Castelfranco Veneto. Alle loro note si sono accompagnate le letture di Andrea Pennacchi, a cura del Teatro Stabile del Veneto, tratte dal testo «Da qui alla luna» dello scrittore Matteo Righetto.

La novità di questo evento musicale è stata l’interpretazione in versione sinfonica di brani della nuova romanza italiana e pop come «Il Canto della Terra» di Francesco Sartori, «Earth Song» di Michael Jackson, «Imagine» di John Lennon, «Ordinary World» dei Duran Duran, ma anche brani come «Pierre» dei Pooh e «Laila Oh» di Bepi de Marzi o «La canzone del Piave».

Le trascrizioni della musica, curate personalmente dal maestro Diego Basso, sono state proposte in una cornice e in un’atmosfera inedita con gli alberi a fare da cassa di risonanza, in un palcoscenico realizzato con tronchi di larici caduti in seguito alla tempesta Vaia che, in futuro, potranno ospitare altre iniziative culturali.

«Questo luogo ha dimostrato un’acustica incredibile, il suono si è propagato per almeno 300 metri grazie all’effetto creato dal legno degli alberi», ha affermato il maestro Diego Basso. «Insieme alla parte sinfonica dell’Orchestra abbiamo cercato di prendere per mano l’ascoltatore conducendolo attraverso un mondo inedito che si è rivelato nota dopo nota lasciando dietro di sé una scia di piacevole stupore».

Il concerto è uno degli eventi di solidarietà promossi dalla Regione e da Agis Triveneto per la montagna veneta. Il ricavato infatti sarà versato nel conto corrente denominato «Regione Veneto – Veneto in ginocchio per maltempo ott. – nov. 2018» a sostegno del territorio e delle popolazioni del Bellunese.

«La notte del 29 ottobre 2018 la natura ci ha ricordato che siamo suoi ospiti», ha affermato il sindaco di Falcade, Michele Costa. «La tempesta “Vaia” ci ha portato devastazione e morte, ci ha messo in ginocchio, ma grazie al lavoro e all’aiuto di tanti ci stiamo rialzando. Io mi auguro che ci abbia lasciato anche un pensiero: spero che ciascuno di noi, guardandosi intorno, inizi a comportarsi con maggiore responsabilità e coscienza, dicendosi “questa è la mia terra”».

2 commenti

  • Ho avuto la fortuna di partecipare complimenti a quanti hanno voluto questo evento e a tutti coloro che lo hanno reso possibile. Chiudo un grande favore come reperire la registrazione o un link della bellissima performance

  • Un peccato per me non aver sentito neanche una nota. Partita da Orsago(Tv) di buon’ora, incappata in una coda infinita, arrivo a Falcade alle 11.50 e cosa trovo? La cabinovia è chiusa, serrata, bloccata. Altre persone dispiaciute come me, sarebbero salite anche solo per una nota. Era doveroso avvertire della chiusura della cabinovia all’inizio del concerto (locandine, giornali), anche se ritengo che nessuno doveva essere escluso, visto che la montagna è di tutti. E questo evento era dedicato alla MONTAGNA. Grazie.

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