Belluno °C

giovedì 18 Aprile 2024,

Nessun ritocco a tasse e tariffe comunali

Per il comune di Alpago il risparmio annuale rispetto alla gestione “ante fusione” è di 110 mila euro.

L’ultima seduta del consiglio comunale di Alpago ha dato il via libera, tra l’altro, al Dup, ovvero al Documento unico di programmazione per il triennio 2020-2022, che per quanto riguarda tasse e tariffe comunali non prevede alcun rialzo; l’addizionale comunale e l’Imu rimangono invariate con un risparmio complessivo per i cittadini, rispetto alla gestione antecedente alla fusione, di 110 mila euro: 50 mila per quanto riguarda l’addizionale irpef che, ferma allo 0,35%, è tra le più basse del Veneto, e 60 mila per quanto concerne l’Imu.

Nessun aumento nemmeno per quanto riguarda i servizi pubblici comunali a domanda individuale; confermate in questo caso, ad esempio, le tariffe che riguardano l’erogazione del servizio mensa scolastico, per cui ogni utente sarà chiamato a contribuire con una somma di 3,45 euro, a fronte di un costo complessivo per pasto pari a circa 9 euro. Rimane gratuito il servizio di trasporto scolastico, così come sono invariate le misure del bonus di 600 euro per ogni nuovo nato e gli incentivi ad aziende e piccole attività economiche per complessivi 50 mila euro annui.

«Manteniamo con coerenza gli impegni che ci siamo assunti nel 2016 e teniamo ferme le medesime linee di programma, sebbene lo scenario esterno sia cambiato, a causa soprattutto dei noti tagli da parte del governo ai contributi straordinari per i comuni che hanno adottato il percorso di fusione», commenta l’assessore al bilancio e alla programmazione del comune di Alpago, Alberto Peterle. «A tale riguardo», continua Peterle, «abbiamo dovuto fare fronte con risorse derivanti dal nostro avanzo di bilancio a minori introiti per circa 205 mila euro; questo non significherà però lo stralcio di nessun progetto, assicura l’assessore, ma – eventualmente – l’allungamento di qualche mese nei tempi di realizzazione di alcuni interventi. Abbiamo in cantiere lavori pubblici per oltre 8 milioni di euro; il nostro programma di mandato resta inalterato, a patto – naturalmente – che non ci piovano dall’alto altri tagli “a sorpresa” come è accaduto con le decurtazioni ai contributi per le fusioni».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d