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venerdì 29 Marzo 2024,

Progetto per l’inserimento in agricoltura di persone disabili

Un pomeriggio di riflessioni sull’agricoltura sociale con la «Festa del raccolto con le famiglie».

Si è svolta lo scorso 9 agosto l’annunciata «Festa del raccolto con le famiglie», evento finale del Progetto «Working for work» («Lavorare per il lavoro»), promosso dalla sezione di Belluno dell’Associazione italiana persone Down (Aipd) in collaborazione con la cooperativa «la Fiorita», l’Istituto Agrario di Feltre, il Servizio inserimento lavorativo dell’Ulss e due aziende agricole di Feltre («S. Giacomo» di via Peschiera ed «El Punèr» di Anzù); scopo del progetto, finanziato dalla Regione Veneto, è quello di programmare e realizzare l’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down o altre disabilità intellettive in agricoltura, mutuando anche da esperienze della cosiddetta “agricoltura sociale” già presenti in altre zone del Veneto e in altre regioni.

La prima fase del pomeriggio si è svolta sui terreni messi generosamente a disposizione dall’azienda «S. Giacomo», affidati, da alcuni mesi alle cure degli operatori e dei giovani con disabilità intellettiva della Cooperativa «Portaperta» di Feltre. Questi, assieme al gruppo dell’Aipd, hanno raccolto gli ortaggi di varie specie prima di passare alla seconda fase della giornata che si è svolta all’Istituto Carenzoni dove sono state illustrate le varie iniziative del progetto e la metodologia studiata dagli esperti dell’Aipd nazionale per l’inserimento lavorativo delle persone con sindrome di Down.

È stato presente all’incontro anche l’assessore all’Ambiente di Feltre, Valter Bonan, che ha indicato come concetti guida dell’Amministrazione sia il sostegno all’integrazione sociale delle persone con disabilità, sia un’agricoltura di qualità, indirizzata alle coltivazioni biologiche (il suo sogno nel cassetto è, al riguardo, la riqualificazione dei terreni dell’ex polveriera militare di Cart).

Il gran finale dell’iniziativa è stato il rinfresco preparato da «Portaperta» con grande cura e allietato dal coro «Vece Voci» diretto da Giovanni Perenzin, coro che ha scelto per l’occasione gli originali brani “agricoli” del proprio repertorio.

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