Belluno °C

giovedì 28 Marzo 2024,

Mossa della Regione contro la carenza di medici negli ospedali

La Giunta regionale ha di assumere 500 giovani laureati non specializzati e di formarli per un costo di 25 milioni l’anno (nella foto il presidente Luca Zaia e l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin).

A fronte della perdurante e preoccupante carenza di medici negli ospedali, nella giornata di oggi, mercoledì 14 agosto, la Giunta regionale, ha dato il via libera all’assunzione con contratti autonomi di 500 giovani medici, laureati e abilitati, ma non ancora in possesso della specializzazione, che frequenteranno un corso di formazione pratico e teorico, al termine del quale, con il tutoraggio di colleghi strutturati, in 320 verranno introdotti al lavoro nell’area del Pronto Soccorso e in 180 in quella della Medicina Generale e della Geriatria. L’operazione avrà un costo annuo di circa 25 milioni, la quasi totalità legati agli stipendi dei nuovi assunti.

«Arrendersi non è nel nostro dna – ha detto il presidente Luca Zaia – e per questo abbiamo tradotto in azioni concrete quanto già avevamo previsto nel Piano socio sanitario 2019-2023. Si tratta di garantire i Livelli essenziali di assistenza, che sono un obbligo costituzionale al quale non intendiamo sottrarci. Lo facciamo a modo nostro, cioè garantendo la qualità dei professionisti e la sicurezza dei pazienti con un percorso formativo sia teorico che pratico, al termine del quale, grazie anche al tutoraggio dei colleghi più esperti, avremo medici sì giovani, ma già ben formati e sicuramente bravi. Stiamo agendo in un quadro di programmazione nazionale sbagliata, che è la causa di questa situazione, con meno borse di specializzazione rispetto al numero annuo di laureati e con un cammino di studi molto più lungo di quelli negli altri Stati europei. Ci saranno gli immancabili esperti che storceranno il naso – ha detto anche Zaia – e se ci saranno ricorsi resisteremo in ogni sede. Se ci sono alternative concrete a quanto fatto dalla Regione, non le ho ancora viste. E comunque l’unica alternativa che non prenderemo mai in considerazione è di tagliare o chiudere i reparti».

«Sono delibere coraggiose che non abbiamo inventato oggi, ma sulle quali abbiamo lavorato mesi – ha detto l’assessore Manuela Lanzarin – così come coraggioso, e lungimirante, è stato prevedere queste possibilità all’interno del Piano socio sanitario 2019-2023. Non dimentichiamo che il Piano è legge e che, a suo tempo, il Governo non lo impugnò, dando di conseguenza il suo benestare a tutto quanto indicato al suo interno».

L’operazione che è stata approvata avverrà dopo aver espletato tutti i tentativi di rinforzare gli organici per le vie tradizionali, a cominciare dai numerosissimi concorsi avviati da Azienda Zero che però, in molti casi, vedono un’adesione anche di molto inferiore ai fabbisogni segnalati dai direttori generali delle Ulss; per arrivare alla possibilità per le aziende di conferire in via eccezionale a medici incarichi individuali con contratto di lavoro autonomo a patto che sia accertata l’impossibilità di utilizzare risorse umane interne, l’assenza di graduatorie pubbliche valide a cui attingere, il rifiuto all’assunzione del personale in graduatoria utile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d