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venerdì 26 Aprile 2024,

Crisi di governo, Berton: «la politica torni a fare la politica»

La presidente di Confindustria Belluno Dolomiti sottolinea la necessità di non vivere più alla giornata, ma invece di programmare e di compiere scelte strategiche in campo economico.

«La politica torni a fare la politica, a programmare, a compiere scelte strategiche in campo economico, non possiamo vivere alla giornata. Mi auguro che la crisi venga risolta in tempi brevi e che si esca da questo cono di incertezza che fa solo male all’impresa. Lunedì la maggior parte delle aziende ritornerà a riaprire i battenti dopo la pausa ferragostana. Saremo di nuovo in prima linea, ma non possiamo essere lasciati soli». Questo l’appello della presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Lorraine Berton, coordinatrice del Tavolo nazionale di Confindustria «Sport e Grandi Eventi», a pochi giorni dal nuovo giro di consultazioni previsto al Quirinale e volto a risolvere la crisi di governo.

«Se da un lato ribadisco la neutralità politica di Confindustria, dall’altro non posso che sperare in un intervento fermo e risolutivo del presidente Mattarella. L’incertezza è il nostro vero nemico. Fa male all’economia perché fa male al nostro Paese e al nostro export, voce che nel Bellunese, per esempio, ha un peso specifico».

«In questa fase», prosegue Berton, «confermo i punti della lettera aperta scritta al presidente Mattarella in occasione della sua visita nel Bellunese nel post-Vaia a marzo. Questo territorio ha bisogno di ripartire e può farlo solo con una visione strategica del futuro, cominciando da Olimpiadi e infrastrutture, questioni che peraltro sono cruciali per l’intero Paese».

«Più in generale, dobbiamo ritornare a parlare di temi economici e politica industriale, opere pubbliche e diminuzione del cuneo fiscale. Personalmente, sono più preoccupata degli italiani che se ne vanno dall’Italia che degli immigrati che arrivano, seppure anche questo sia un tema sensibile, ma non è e non deve essere l’unico».

«Si ritorni a parlare di giovani e meritocrazia, di politiche formative adeguate, università, specializzazione tecnica. Certo, sono temi che male si prestano alla politica dei tweet e dei social, ma governare è un’arte seria e complessa. Serve responsabilità nei confronti di chi manda avanti questo Paese, imprenditori e lavoratori in primis. Questa commedia dell’arte deve finire».

«L’Italia è la seconda potenza manifatturiera d’Europa: in questo contesto il Bellunese ha uno dei tassi manifatturieri più alti del Continente. È chiaro che una politica economica vera – a sostegno dell’impresa – avrebbe ricadute locali positive».

«Fra pochi giorni, il 27 agosto a Milano, è stata convocata la prima riunione del Comitato Olimpico presieduta da Malagò. Chi ci sarà del Governo? Devono essere prese delle decisioni importanti come la struttura giuridica del Comitato stesso. Stiamo partendo con il piede sbagliato, senza considerare che – con la crisi di governo – rischiamo di perdere tempo anche per l’approvazione della legge olimpica promessa entro fine anno dall’Esecutivo all’indomani dell’aggiudicazione di Milano-Cortina».

«Quindi», conclude Berton, «si faccia in fretta, ma non in maniera frettolosa. Occorre uscire dall’incertezza, ma serve anche dare nuovo slancio al Governo che sarà e che dovrà dimostrare più unitarietà d’intenti e coesione di quello uscente. Ci attendono sfide importanti che non possono e non debbono essere risolte con semplici slogan, tweet o tatticismi elettorali. Il nostro mondo economico merita ben altro stile e una leadership politica fatta di contenuti e programmi. Le nostre aziende non le mandiamo avanti sui social».

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