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sabato 20 Aprile 2024,

D’Incà ministro, Massaro: «Da sindaco e da bellunese, confido nel suo ruolo»

Il sindaco di Belluno fa anche qualche riflessione sul nuovo esecutivo, sottolineando che Comuni, rigenerazione ed educazione sono le priorità».

«Al di là delle appartenenze politiche, che da Sindaco mi interessano poco, ritengo molto importante avere un bellunese come Federico D’Incà nella compagine del nuovo Governo». Così il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, accoglie la nomina del bellunese Federico D’Incà a nuovo ministro dei Rapporti con il Parlamento. «Questo ci rassicura sul fatto che una voce del territorio ci sarà e potrà farsi sentire a Roma», aggiunge. «Ancora più importante il fatto che D’Incà conosce a fondo le peculiarità e necessità della nostra provincia, che potranno così essere introdotte con capacità e conoscenza nel dibattito nazionale. A lui va un grande in bocca al lupo: da sindaco e da bellunese, confido nel suo ruolo e nella sua voglia di fare per il nostro territorio».

Massaro non manca di fare qualche riflessione sul nuovo esecutivo: «Chi parla di “porcheria” nella formazione del nuovo Governo ha ragione, ma il problema non sta nell’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico, come prima non stava nell’accordo con la Lega: la questione è che questi partiti hanno fatto campagna elettorale assicurando e promettendo che non ci sarebbero stati accordi con nessuno, mentre è il sistema elettorale che consente, e quasi costringe, ad accordi e coalizioni per dare stabilità al paese».

«Uno dei punti fondamentali, per noi sindaci, è quello di avere ancora un Governo, un interlocutore con il quale confrontarci», spiega Massaro. «Un Governo che ha come primo obbiettivo la sterilizzazione dell’aumento dell’Iva, che sarebbe stata la fine per le tasche dei cittadini e dei Comuni: non possiamo però limitarci a vivacchiare, serve lavorare su temi fondamentali». Il primo è proprio quello dei Comuni: «Nel programma del nuovo Governo, c’è un passaggio all’acqua di rose sull’Agenda Urbana. I sindaci e i Comuni hanno centinaia di competenze, ma viene impedito loro di farne 50, tra burocrazia, cavilli e conflitti: servono più poteri ai sindaci per dare più autonomia e autogoverno ai nostri territori».

Poi, un tema caro all’amministrazione bellunese, quello della rigenerazione urbana: «Fa piacere che, dopo i disagi dello scorso anno, se ne torni a parlare anche nel programma di governo. È un sistema che ha dato ottimi frutti, che riattiva l’economia con investimenti del privato e partecipazione del pubblico, e ci proietta in un’ottica europea di recupero dell’esistente e di contrasto al degrado, in opposizione al continuo consumo del suolo».
Infine, la questione educativa: «Stiamo vivendo un’emergenza educativa in Italia: stiamo perdendo l’educazione ai beni comuni, alla cultura, alla socialità, alla comunità. Ci stiamo adeguando alla superficialità, tagliandoci le prospettive verso la crescita e un futuro migliore».

«Ai sindaci poco importa il colore del governo», conclude Massaro, «se questi tre punti verranno affrontati con impegno, potremo fare passi in avanti, altrimenti continueremo a restare fermi, come purtroppo è stato in tutti questi anni. I sindaci continueranno a confrontarsi con tutte le istituzioni, senza prestarsi a giochetti partitici, per il bene delle loro comunità, che è ciò per il quale lavorano e per il quale sono stati eletti».

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