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venerdì 19 Aprile 2024,

Gli imprenditori studiano nuove forme di sostegno alle start-up

Incontro tra Confindustria Belluno dolomiti e l’acceleratore di imprese trentino Industrio.

Favorire la nascita, l’attrazione e il radicamento di start-up innovative nel Bellunese, facendo rete con il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia e dialogando con le imprese già radicate nel territorio, sempre alla ricerca di nuove idee e stimoli. È questo l’obiettivo della nuova azione portata avanti da Confindustria Belluno Dolomiti che nei giorni scorsi ha presentato a una nutrita schiera di imprenditori bellunesi «Industrio», un acceleratore privato che investe e supporta start-up innovative di prodotto, attive in settori di punta dell’economia italiana, come il nuovo automotive e lo smart transportation, il manifatturiero digitale, il biotech, la robotica, le tecnologie per l’agricoltura e l’ambiente.

«Industrio» è il primo acceleratore hardware d’Italia e, oltre ad investire nelle start-up in cui crede, offre a ogni team un finanziamento iniziale, competenze imprenditoriali e tecno-scientifiche per lo sviluppo e la prototipazione, nonché un network di aziende con cui lavorare e un supporto manifatturiero all’avanguardia. «Industrio» ha sede nel polo Meccatronico di Rovereto (Trento) e attualmente segue e sostiene le 10 start-up innovative in cui ha investito, selezionate tra 1100 progetti visionati.

«È una realtà privata, siamo 11 soci e investitori», hanno spiegato Alfredo Maglione e Gabriele Paglialonga, rispettivamente presidente e direttore di Industrio. «Il nostro obiettivo è quello di aumentare le opportunità di networking, scouting e investimento, partendo dalle Dolomiti e dal Nordest».

Oltre che con Confindustria Belluno Dolomiti, «Industrio» già è in rete con il Noi TechPark di Bolzano e il Gellify di Bologna, una società che connette start-up ad alto contenuto tecnologico in settori innovativi come i big data con aziende tradizionali, per innovare processi, prodotti e modelli di business.

«Oggi più che mai, se vogliamo essere davvero competitivi, dobbiamo incrociare domanda e offerta di soluzioni innovative. Non sempre le nostre aziende riescono a farlo da sole», ha affermato Paolo Candiago, vicepresidente di Confindustria Belluno Dolomiti. «Lo sviluppo di prodotti e processi innovativi è strettamente legato alla conoscenza delle nuove tecnologie e delle nuove soluzioni sul mercato sia software che hardware. La questione è formativa e riguarda da vicino il reperimento di nuove risorse umane e professionali, che nei nostri territori è sempre più difficoltosa».

Il progetto di Confindustria Belluno Dolomiti prevede l’attivazione di collaborazioni con «Industrio» per diffondere la cultura dell’innovazione e, successivamente, per valutare se esistano le condizioni per replicare l’esperienza trentina anche nella nostra provincia.

«È necessario superare i confini amministrativi – ha detto Alfredo Maglione – per mettere in rete tutti i soggetti che, insieme, possono contribuire alla nascita di un ecosistema dell’innovazione che sia attrattivo anche per start-up e investimenti italiani e stranieri. I nostri territori, Trento e Belluno ma anche Bolzano, sono peraltro tutti caratterizzati da un’elevata qualità della vita e dalla presenza delle montagne più belle del mondo».

Nel frattempo lo sportello Europa di Confindustria Belluno Dolomiti sta seguendo il bando regionale dedicato alle start-up del turismo e si sta preparando ai futuri bandi – sempre della Regione – dedicati alle start-up manifatturiere, in programma per fine anno. «Solo mettendo insieme strumenti privati di investimento e opportunità pubbliche possiamo sostenere la nascita di nuove realtà imprenditoriali», conclude Candiago.

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