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giovedì 18 Aprile 2024,

Auronzo, 2 siti Unesco uniti da Donne Impresa Belluno: le Dolomiti e il Great Rift Valley

La cerimonia si terrà domani, sabato 21 settembre, per dare risalto al valore del territorio, delle sue bellezze paesaggistiche e per esportare l’imprenditoria femminile oltre i confini della piccola impresa.

Le Dolomiti Unesco saranno al centro della giornata di sabato 21 settembre ad Auronzo di Cadore su iniziativa di Donne Impresa Belluno nell’ambito della rassegna «Dolomitike, la montagna delle donne». E sarà la conferenza del geologo Emiliano Oddone sul tema «Dolomiti Unesco» ad aprire la cerimonia di consegna del premio «Eccellenza Donna Belluno», che il movimento Donne Impresa Belluno con cadenza biennale attribuisce a donne di fama almeno nazionale e che quest’anno va a Kuki Gallmann, scrittrice di origini trevigiane ma residente in Kenya, nella Great Rift Valley, altro sito appartenente alla Lista del Patrimonio dell’umanità Unesco.

«Il premio – spiega Martina Gennari, presidente di Donne Impresa Belluno – è stato attribuito a Kuki Gallmann per il suo attivismo in difesa della natura e dell’ambiente, con la Gallmann Memorial Foundation e con i suoi numerosi best sellers tra i quali “Sognavo l’Africa”, che ispirò il famoso film “I dreamed of Africa” interpretato da Kim Basinger. Ma scelta migliore non poteva avvenire – rimarca Gennari – visto che la consegna del premio si tiene nell’ambito di Dolomitike, la rassegna che parla di donne e di montagna ad Auronzo di Cadore per tutto il mese di settembre e che ci permette di unire due territori lontani ma ugualmente significativi per l’umanità, giusto in occasione del decennale dell’ambito riconoscimento per le nostre Dolomiti».

«È un onore per il nostro Comune ospitare la cerimonia di consegna del Premio Eccellenza Donna – afferma il sindaco di Auronzo di Cadore, Tatiana Pais Becher – per di più a Kuki Gallman, donna che ha dedicato la propria vita alla tutela di un territorio riconosciuto patrimonio dell’umanità Unesco, proprio come le Dolomiti che condividono con la Great Rift Valley, dove vive Gallman, il criterio 7 dei patrimoni naturali, legato alla ‘bellezza’: forse il più “immateriale” dei valori, tanto prezioso quanto fragile. La storia di Kuki Gallman, dunque, ci è più vicina di quanto la geografia potrebbe lasciarci pensare e ci trasmette un insegnamento importante: l’ambiente in cui viviamo è il capitale che dobbiamo preservare, attraverso politiche di sviluppo sostenibile. Siamo custodi di un bene universale e ne siamo responsabili verso tutti».

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