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martedì 23 Aprile 2024,

Mobilità sostenibile? «Presente e futuro del turismo»

Se e ne è parlato oggi, venerdì 20 settembre, durante un convegno nella sede di Confindustria Belluno Dolomiti, a Palazzo Doglioni Dalmas.

Prima le finali della Coppa del mondo di sci a Cortina d’Ampezzo nel 2020 e i Mondiali di sci 2021, poi le Olimpiadi 2026. Eventi che richiameranno sul territorio un numero elevatissimo di persone e che avranno un riscontro mediatico straordinario. Ma che metteranno anche a dura prova la mobilità interna al territorio. Questione di non poco conto, per motivi logistici ma pure in un’ottica di sostenibilità. Il futuro è rappresentato da soluzioni mirate a ridurre l’impatto ambientale causato dagli spostamenti quotidiani. Se ne è parlato oggi, venerdì 20 settembre, nella sede di Confindustria Belluno Dolomiti, a Palazzo Doglioni Dalmas. Il convegno “Turismo innovativo sulle Dolomiti bellunesi: la mobilità integrata rispetta il territorio” è stato organizzato nell’ambito del progetto Interreg Astus, acronimo che sta per Alpine Smart Trasport and Urbanism Strategies, di cui è partner il Consorzio Bim Piave. Consorzio che, poche settimane fa a Longarone, ha parlato di “carpooling”, ossia della condivisione dell’auto per andare al lavoro migliorando ambiente e traffico.

«Grazie a una app si possono mettere insieme diversi lavoratori delle ditte delle varie zone industriali della provincia», ha spiegato Stefano Savaris, segretario e direttore generale del Consorzio Bim PIave, «ottenendo diversi benefici (tipo riduzione di traffico e di spazi parcheggio), sfruttando anche incentivi delle aziende che già stanno sperimentando questo metodo». Ma il progetto Astus mira anche al raggiungimento di altri obiettivi: «L’individuazione di aree hub, ossia parcheggi scambiatori dove chi condivide l’auto può arrivare e da lì salre su un mezzo pubblico», ha aggiunto Savaris. «Si è proceduto poi alla predisposizione di “PortamiApp”, strumento ditigale che organizzza il servizio di trasporto curato dalle associazioni di volontariato della provincia di Belluno, coordinate dal Comitato d’Intesa. Se una persona ha bisogno di essere accompagnata a fare una visita medica o una commissione, ora può prenotare il passaggio direttamente tramite la nuova App».

«Quando parliamo di turismo, la mobilità gioca un ruolo fondamentale», ha evidenziato Giuliano Vantaggi, direttore della Dmo Dolomiti, «così come la questione della sostenibilità ambientale. Il nostro territorio, nei confronti di una platea internazionale, ha senz’altro un valore aggiunto: oltre alla bellezza, si caratterizza per la sua salubrità, per luoghi in cui si può ancora respirare aria pulita. E i turisti asiatici, per esempio, ne vanno alla costante ricerca». Vantaggi, insieme all’assessore all’ambiente del Comune di Belluno Stefania Ganz, ha quindi insistito sulla necessità e opportunità di continuare a investire nel cicloturismo e sulla pedalata assistita, che sta rendendo anche i passi dolomitici accessibili a tutti. Proprio sui passi dolomitici è intervenuto anche Cesare Lasen, membro del Comitato scientifico della Fondazione Dolomiti Unesco. «Il problema non è chiudere o tenere aperti i passi», ha detto Lasen, «ma trovare soluzioni affinché siano percorribili in modo sostenibile».

«La sfida, che stiamo affrontando anche come Dolomitibus», ha affermato Natalia Ranza, amministratore delegato della Spa, «è quella di crare un sistema alternativo all’automobile e rendere la rete di trasporto territoriale sempre più integrata. Ecco perché siamo ben propensi, per esempio, a portare avanti progetti insieme alla GFiab. Fare turismo in territorio dolomitico non è come farlo in altri contesti».

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