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giovedì 25 Aprile 2024,

Cordoglio per la scomparsa di Pachner, «uomo caparbio e di grande competenza»

Il ricordo di Oscar De Bona, presidente Abm, del presidente della Provincia Roberto Padrin, dei deputati Roger De Menech e Dario Bond, del presidente del Veneto Luca Zaia e di Lorraine Berton, alla guida di Confindustria.

Nel primo pomeriggio di oggi, dopo breve malattia, è mancato all’età di 68 anni Max Pachner. Già sindaco del Comune di Sappada, presidente dell’Azienda di soggiorno turistico di Sappada, vice presidente della Provincia di Belluno, segretario dell’assessorato regionale ai Flussi migratori, e anima delle minoranze linguistiche. «Se ne è andato un grande amico, che conoscevo da quarant’anni, di cui venti vissuti tutti i giorni fianco a fianco», sono le parole di un commosso Oscar De Bona, presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. «Ho avuto modo di conoscerlo negli anni Ottanta. Ci accomunavano gli stessi ideali politici, io nel partito socialista e lui come espressione dell’Unione sappadina». Attualmente era consigliere tecnico della Magnifica Comunità del Cadore e da sempre è stato l’organizzatore e il promotore di un convegno sulla minoranza linguistica che tutti gli anni veniva organizzato a Sappada e che vedeva la presenza di numerosi studiosi, dall’Italia e dall’estero, che trovavano un momento di confronto e di scambio di conoscenze in discussioni aperte su lingue e dialetti.

«Mi ritengo davvero fortunato di avere avuto un valido collaboratore come Max», continua De Bona. «Un amico sincero e leale. Uno dei protagonisti dell’associazione “L’intesa bellunese”, che attraverso i gruppi consiliari della “Intesa dolomitica” ha lavorato, con altre forze politiche all’interno del consiglio provinciale, nel promuovere tutte le iniziative per raggiungere una maggiore autonomia della Provincia di Belluno».

Doveroso ricordare il contributo di Max Pachner nell’arrivare alla stesura del “Protocollo d’intesa” tra le Province di Belluno, Sondrio e Verbania-Cusio-Ossola che, nel 2001, venne firmato dai rispettivi presidenti e che è stato un atto fondamentale per le iniziative, sia a livello parlamentare, che a livello regionale, che hanno permesso di formulare la Legge n. 25/2014 sull’autonomia del territorio bellunese. «Max era efficiente, sempre disponibile ad ascoltare tutti e pronto a trovare le giuste risposte», mette in evidenza De Bona, «Quanto dispiacere provava quando, per vari motivi, non era possibile esaudire le richieste che le Amministrazioni e le varie articolazioni della nostra società chiedevano all’assessorato ai Flussi migratori, di cui era segretario, o in Provincia di Belluno quando copriva la carica di Vice presidente». Autonomia del bellunese. Questa la sua vera missione. «Certamente», conclude De Bona, «Se questa battaglia condotta per dodici anni assieme al sottoscritto, a Sergio Reolon e a tanti altri, avesse portato ad oggi (2019 ndr) i risultati concreti che speravamo, molto probabilmente Sappada sarebbe rimasta in provincia di Belluno e anche tu, caro Max, avresti avuto meno dispiacere».

«Oggi è una giornata triste per il territorio bellunese, che perde una grandissima persona», le parole del presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «La morte di Max Pachner mi ha rattristato, ma penso abbia rattristato tutta la provincia di Belluno e tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Sia come amministratore di Sappada, come assessore provinciale, sia anche come “braccio destro” di Oscar De Bona in Regione, ai tempi dell’assessorato ai flussi migratori. Max è stato una persona di grandissima umanità, che ha amato e dato tanto alla provincia di Belluno. Ha combattuto fino all’ultimo affinché il suo paese, Sappada, non venisse distaccato al Friuli Venezia Giulia. La sua umanità e la sua competenza mi hanno sempre colpito. Sapevamo che era malato da tempo, di una malattia che se l’è portato via presto. Max ci mancherà tantissimo». In ricordo di Massimiliano Pachner, il consiglio provinciale riunito oggi ha osservato un minuto di silenzio.

Manifestazione di vicinanza alla famiglia arrivano anche dal deputato del Pd Roger De Menech: «Desidero ricordare l’ex sindaco di Sappada e assessore provinciale per la tenacia che ha sempre dimostrato e per l’onestà intellettuale che ne ha contraddistinto l’operato. Max Pachner non ha mai avuto timore di prendere posizioni talvolta impopolari, ultima quella contro il passaggio di Sappada al Friuli Venezia Giulia. Fu protagonista, da assessore provinciale, della prima stagione di richieste del riconoscimento della specificità bellunese. La sua caparbietà e il suo amore per la nostra terra ci mancheranno. Le mie più sincere condoglianze alla famiglia».

«Desidero esprimere il mio più profondo cordoglio per la morte dell’assessore Massimiliano Pachner, uomo caparbio, coraggioso e di grande onestà, una grande perdita per me e per tutti i cittadini uomveneti e bellunesi», ha scritto Dario Bond, deputato di Forza Italia.« L’ho conosciuto quando lavoravo come dipendente in Regione e ho sempre trovato in lui grande competenza, forza e soprattutto tanta umanità. Max è andato in cielo, ma il suo esempio rimarrà sempre scolpito dentro di me».

«Per me è un dolorosissimo fulmine a ciel sereno. Sono vicino alla famiglia e a tutta la comunità civile bellunese, che perde un uomo di spessore, una persona per bene». Lo dice il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. «Con Max c’è sempre stato un bel rapporto di stima reciproca, improntata alla lealtà e alla collaborazione. È stato un bellunese capace di lasciare una traccia profonda nella vita di tutto il territorio dolomitico. Ci mancherà. Mancherà alla gente di montagna per la quale ha dato tanto nella sua troppo breve vita».

«Ha lavorato per questo territorio senza mai risparmiarsi con grande competenza e umiltà. Una persona mite e sempre aperta al dialogo. Con Max Pachner se ne va un protagonista silenzioso e autentico delle nostre Dolomiti», afferma Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. «Pachner è stato anche nel direttivo Anef e nella sezione turismo di Confindustria, dove ha sempre portato il suo contributo. Era un profondo conoscitore della nostra montagna e delle sue peculiarità. È stato tra i primi a porre l’attenzione sui temi dell’autonomia delle terre alte e della specificità per il Bellunese, facendo parte di una stagione importante per questa provincia. Lo ha fatto con il suo spirito mite, con uno stile che lo ha contraddistinto e che dovrebbe ispirare in molti, politici e non solo».

«Oggi perdiamo una persona posata e dal forte piglio istituzionale, sempre ferma e combattiva nel perseguire l’obbiettivo»: così il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, ha ricordato Max Pachner. «Ho avuto modo di conoscerlo e di confrontarmi con lui fin da metà degli anni ’90, quando lui sedeva nella giunta di Palazzo Piloni e io rivestivo il ruolo di consigliere provinciale. Ricordo un uomo che si è sempre battuto per il suo territorio e per difendere le minoranze linguistiche, fortemente legato alla sua Sappada; perdiamo un pezzo di storia della nostra provincia, un politico e un amministratore vero che dal Comune fino alla Regione si è sempre impegnato per la sua terra».

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