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martedì 16 Aprile 2024,

Una raccolta fondi per riportare a Belluno un gioiello dipinto da Cesare Vecellio

L'iniziativa di crowdfunding è promossa dalla Biblioteca civica insieme, tra gli altri, a Comune, associazione Amici del Borgo, Soroptimist Club. In programma anche un calendario di eventi, tra conferenze e visite guidate.

Nel 2017 l’obiettivo di riportare “a casa” l’incunabolo del bellunese Urbano Bolzanio era stato raggiunto. E questa volta la Biblioteca civica ci riprova con un’altra opera: si tratta di un gioiello dipinto da Cesare Vecellio, appartenuto alla biblioteca Piloni. «Come due anni fa, anche in questo caso abbiamo avviato un’iniziativa di crowdfunding, ossia una raccolta fondi rivolta all’intera comunità», spiega Giovanni Grazioli, direttore della Civica. Se per l’incunabolo di Bolzanio era stato necessario raggiungere i 10 mila euro, l’obiettivo è ora ancor più ambizioso.

«Il volume con tagli dipinti da Vecellio è in vendita presso Meda Riquier Rare Books Ltd, una libreria di Londra», continua Grazioli. «Il prezzo iniziale era di 48 mila euro ma, dopo aver portato avanti una trattativa, siamo riusciti a scendere a 36 mila». Cifra che dovrà essere raggiunta entro gennaio del prossimo anno. «Il risultato ottenuto con l’opera di Bolzanio ha dimostrato che, insieme, si possono raggiungere grandi traguardi», commenta Marco Perale, assessore alla cultura del Comune di Belluno. «Anche questa volta ci troviamo di fronte a un’impresa interessante che, se concretizzata, permetterà di riportare nel capoluogo un vero e proprio capolavoro». Insieme alla Biblioteca e al Comune è sceso in campo, come due anni fa, il Soroptimist Club Belluno-Feltre e si è aggiunta, in qualità di capofila del progetto, l’associazione Amici del Borgo, legata da sempre all’omonimo ristorante.

Il volume – “Scriptores historiae Augustae. Svetonius Tranquillus Gaius” – è uno dei 172 della celebre biblioteca Piloni, con decorazione del secondo cucino di Tiziano, Cesare Vecellio. Le opere di quest’ultimo furono commissionate negli anni ’80 del Cinquecento da Odorico Piloni, suo mecenate e amico, la cui famiglia si trovava a Belluno e poi a Villa Casteldardo di Trichiana. Vecellio dipinse i tagli anteriori della maggior parte dei libri, che sono rilegati in tavole, mentre 21 libri sono in semplici rilegature in pergamena, le cui copertine furono illustrate a penna e inchiostro. Grazie alla loro insolita decorazione e al fatto che la biblioteca è rimasta intatta fino agli anni ’50 del Novecento, tutti i libri di Piloni sono stati conservati nelle loro legature originali.

«Il libro che intendiamo acquistare dall’antiquario di Londra si caratterizza per una legatura coeva di pelle di scrofa di colore chiaro, lavorata su tavole in legno», precisa Grazioli. «Sulla copertina il titolo è in oro, i fermagli in ottone. Il valore elevato dell’opera è dato anche dal suo stato di conservazione, che è ottimale. Sembra che il volume sia appena uscito dal torchio». Per la raccolta fondi è stato aperto un conto corrente bancario presso la Cassa Rurale e Artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti (IBAN: IT66A0851111900000000036950). «Chiunque volesse, secondo le proprie possibilità, è invitato a contribuire», mette in risalto Adriano Ebo, presidente degli Amici del Borgo. «È stato poi messo in calendario un programma di appuntamenti». Si comincia domani, sabato 28 settembre alle 18, con una conferenza in Biblioteca dal titolo “La famiglia Piloni dalle origini al Cinquecento” di Marco Perale. Saranno anche esposti documenti e oggetti storici di proprietà privata: il sigillo di Odorico Piloni, la xilografia della Battaglia di Lepanto di Cesare Vecellio, il diploma imperiale fimato da Carlo V di Paolo Emilio Grini, il sigillo del Comune di Belluno e quello della famiglia Da Camino. Martedì 1 ottobre alle 18.30 conferenza “Il dolce inganno della Biblioteca Piloni” di Giovanni Grazioli, con l’esposizione dei tre volumi della biblioteca Piloni conservati dalla Civica di Belluno. Si continua sabato 5, alle 16, con la visita guidata di Giorgio Reolon “L’arte di Cesare Vecellio: moda, incisione e pittura”, tra il Duomo e la chiesa di Santo Stefano) di Giorgio Reolon.

Tra il 18 e il 20 ottobre è in programma anche un viaggio a Roma, con visita alla Biblioteca statale Casanatense e alle vestigia dei 12 Cesari (Fori imperiali e Palatino, Ara Pacis, Mausoleo di Augusto, Circo Massimo con nuova area archeologica). Alberto Peratoner terrà invece il 23 ottobre una conferenza di introduzione alla storia, alla civiltà e alla cultura del popolo armeno, seguita il 26 da una visita guidata all’Isola di S. Lazzaro e al monastero mechitarista armeno.

A novembre, il giorno 8, nell’antica Cappellanìa di Bolzano Bellunese, visita guidata a cura di Marta Azzalini con cena a Bolzano Bellunese a cura associazioni. La Azzalini farà da guida anche sabato 9 tra Lentiai e Bardies, alla scoperta delle opere di Vecellio. Viaggio a Firenze dal 15 al 17 novembre, con visita alla Fondazione Alinari e al Museo Anatomico Ospedale Careggi, dove sono esposti reperti di Girolamo Segato.

«Si concluderà con degli appuntamenti enogastronomici», dice ancora Ebo, «Il 20 novembre cena a ispirazione rinascimentale alla Trattoria l’Oasi di Limana. Il 22 ci sposteremo al ristorante Al Borgo di Belluno e alla buona tavola si uniranno musiche rinascimentali della Scuola Miari».

«La biblioteca Piloni è un capolavoro rinascimentale di origini bellunesi», ribadisce Perale, «è stata infatti avviata in Cadore per essere completata e dipinta in Valbelluna. Risulta essere unica al mondo per le caratteristiche pitture del Vecellio e per le legature originali dell’epoca. Il volume che puntiamo a riportare a Belluno è uno dei 59 in legatura tedesca acquisiti da Odorico Piloni».

«In Biblioteca civica possediamo già tre volumi della collezioni Piloni, lo stesso numero della Bibliothèque Nationale de France», fa presente Grazioli. «Se riuscissimo ad acquisire questo volume arriveremo a quattro, diventanto i primi in Europa. Un blocco di 18 libri della biblioteca Piloni è stato messo in vendita da un collezionista di Stoccolma ed è finito in America».

«Il Soroptimist opera da 37 anni in provincia», ha evidenziato la presidente, Pierina Arrigoni. «Dopo l’esperienza positiva della collaborazione con la Biblioteca nel 2017, abbiamo deciso di metterci ancora a disposizione. Siamo convinti della bontà del progetto, volto a riportare documentazioni che testimoniano l’identità del nostro territorio».

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