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venerdì 29 Marzo 2024,

La tragedia del Vajont va ricordata con i fatti

Alla vigilia dell’anniversario il richiamo della presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Lorraine Berton (nella foto), che chiede che lo Stato non dimentichi la montagna e le sue imprese.

«La tragedia del Vajont ha mille significati e tutti importanti. Come imprenditori non possiamo non ricordare però la dignità di chi è ripartito e ha trasformato questo territorio partendo dalla manifattura». A dirlo, nelle ore che precedono il 9 ottobre, l’anniversario del Vajont, è la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton. «Il post-Vajont ha visto il Bellunese risorgere, dandosi una veste industriale e modificando la propria economia. La maggior parte delle imprese, arrivata dopo la tragedia, è rimasta, creando occupazione, benessere, dimostrando responsabilità sociale e rispetto per il territorio. Il Bellunese ha ancora oggi il 40 per cento della propria manodopera impiegata nelle fabbriche, una delle percentuali più alte a livello nazionale ed europeo».

«Ecco», afferma Berton, «questo cuore manifatturiero deve essere preservato e deve continuare a battere. Agli industriali spetta il compito di innovare, andare avanti e dialogare con le comunità, mentre alle Istituzioni quello di sostenere questa crescita».

«Purtroppo, verso la manifattura di montagna non c’è l’attenzione necessaria», continua Berton. «Alle misure nazionali che spesso si invocano – come il taglio del cuneo fiscale o gli sgravi per investimenti – vanno affiancate politiche ad hoc per le pmi montane, da sempre baluardo di innovazione e qualità, ma spesso tagliate fuori dalle grandi reti infrastrutturali e pure telematiche».

«Nel giorno del Vajont, quindi», l’appello di Berton, «vorrei lanciare un messaggio alle Istituzioni, nazionali in primis, perché non lascino sole le nostre imprese e perché il Governo riprenda in mano le misure richieste dagli Stati generali della montagna. Il Vajont e la montagna non si ricordino con le parole, ma coi fatti».

1 commento

  • Concordo con la Presidente della Confindustria Belluno Dolomiti. Nel giorno del ricordo e della commozione per l’immane tragedia umana del Vajont, fa benissimo a richiamare le Amministrazioni pubbliche, in primis il Governo nazionale, ad avere maggiore attenzione politica e soprattutto a sostenere le imprese delle Terre alte. Alle sue indicazioni, aggiungo anche il lavoro, l’occupazione, i servizi sociali e le prestazioni sanitarie. Ovviamente senza dimenticare il neccessario ed urgente intervento sulla viabilità. Le Terre alte devono ricevere investimenti, non assistenziali, bensì di programmazione e di sviluppo sostenibile per scongiurare lo spopolamento. Con serietà, impegni precisi e con concretezza sulle proposte, solo così i politici potranno onorare le vittime del Vajont e potranno rassicurare i Bellunesi che non sono e non sanno lasciati soli.
    Franco Piacentini

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