La «Giornata internazionale della proprietà», è stata istituita dall’Unione internazionale della proprietà immobiliare nel 2005 per ricordare che quello della proprietà è uno tra i diritti fondamentali della persona e che, pertanto, va rispettato da parte dei governi e delle autorità di tutto il mondo. La celebrazione della Giornata si è tenuta ieri, venerdì 11 ottobre, a Budapest, in Ungheria, e ha visto la presenza della Confedilizia nazionale con il vicepresidente Michele Vigne, Vincenzo Nasini e Giovanni Gagliani Caputo.
Al termine dei lavori l’auspicio di tutti è stato quello di rendere possibile alle organizzazioni della proprietà, ma anche a tutti i proprietari immobiliari di svolgere un’azione coordinata, congiunta e decisa per influire a livello europeo e nazionale sulle scelte che possono determinare un’inversione di tendenza nelle politiche della casa ed una “rivoluzione copernicana” della concezione della proprietà che – è stato detto – deve essere vista come un fattore di progresso e di benessere dei popoli e non come una istituzione negativa da colpire con l’imposizione di tributi sempre più afflittivi e di incombenze fiscali, tecniche e burocratiche sempre più gravose che portano i proprietari di casa alla extrema ratio di liberarsi dei propri beni per evitare di dover attingere ai propri redditi per far loro fronte.
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