Belluno °C

martedì 16 Aprile 2024,

Borca, riconoscimento ai volontari di Protezione civile

Consegnato un attestato a coloro che hanno prestato assistenza durante i monitoraggi della frana di Cancia.

«La solidarietà e l’impegno delle tute fluo sono una forza trainante e indispensabile per il nostro territorio. Lo abbiamo toccato con mano durante i giorni dell’emergenza Vaia; lo vediamo tutti gli anni, dal 2009, a Cancia». È quanto affermato dal consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, intervenuto nella mattinata di oggi, domenica 13 ottobre, a Borca di Cadore, per la consegna degli attestati ai volontari di Protezione civile che da fine maggio a fine settembre monitorano il canalone della frana.

La procedura di monitoraggio “umano” a Cancia avviene da dieci anni, vale a dire da dopo gli eventi tragici del luglio 2009. I volontari, provenienti da tutto il Veneto, si occupano di controllare il canalone e segnalare l’eventuale passaggio di materiale detritico, soprattutto durante i temporali estivi. In caso di emergenza, tocca a loro avvisare il sindaco, per un tempestivo avvio del sistema di allarme. Quest’anno sono stati 36 i gruppi che hanno prestato servizio, per la maggior parte provenienti dalla pianura veneta. Hanno coperto 185 turni di monitoraggio, con 4 persone alla volta; per un totale di 740 volontari impegnati.

«A queste persone va un grazie grandissimo», ha detto Bortoluzzi. «Hanno sottratto parte delle loro ferie e del loro tempo libero per dare una mano al nostro territorio, a titolo gratuito. I volontari sono indispensabili per il controllo del canalone, ma molto spesso garantiscono anche un aiuto in paese, con la manutenzione dei sentieri che portano alla frana di Cancia e con una presenza costante alle situazioni di necessità».

A margine della cerimonia di consegna degli attestati, il consigliere Bortoluzzi e il responsabile di Protezione civile della Provincia, Carlo Zampieri, hanno illustrato il progetto di messa in sicurezza del canalone di Cancia, i cui lavori stanno proseguendo spediti. «Spererei di non dover più ricorrere all’impegno dei volontari per il monitoraggio della frana», ha detto ancora Bortoluzzi, «ma so che ancora per un po’ dovremo abusare della pazienza di queste persone, almeno finché non entrerà in funzione il monitoraggio e allarme automatico che stiamo predisponendo. Lo abbiamo visto anche con Vaia: possiamo sempre fare affidamento sulla preparazione e sulla solidarietà delle tute fluo. E per questo non smetteremo mai di ringraziarli».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d