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venerdì 29 Marzo 2024,

Una radice strappata da Vaia esposta davanti alla sede di Confartigianato

Per non dimenticare e per riflettere sul futuro delle imprese del comparto della prima lavorazione del legno a un anno dal disastro.

Per non dimenticare e per riflettere sul futuro delle imprese del comparto della prima lavorazione del legno a un anno dalla tempesta Vaia, che ha ferito profondamente l’intero territorio bellunese, Confartigianato imprese Belluno ha scelto di sensibilizzare cittadini e istituzioni esponendo davanti alla propria sede provinciale di piazzale Resistenza 8 una radice sradicata dalla furia della tempesta. Un simbolo di un territorio profondamente violentato e in molti casi irriconoscibile. «In questi contesti l’impatto emotivo permette di raggiungere risultati importanti», sottolinea il direttore di Confartigianato Belluno, Michele Basso, «e già dopo pochissimi giorni dall’esposizione vediamo che molte persone sono attratte dalla radice, si fermano e riflettono. Ma oltre alle implicazioni ambientali, auspichiamo di trasferire alla gente le ricadute sul tessuto imprenditoriale della provincia. Stiamo lavorando per far capire che da una tragedia si può ripartire, che il bosco e il legno devono continuare a rappresentare le risorse identitarie di un territorio e di un’economia e che possono diventare un’occasione per i giovani che vogliono restare a vivere in montagna».

Il futuro è ancora incerto, ma la possibilità di riscossa è elevata. In questi dodici mesi il mercato della prima lavorazione del legno ha subito profondi cambiamenti. Oggi occorre individuare strategie, investimenti e nuovi posizionamenti sul mercato. «Evidente la necessità», precisa la presidente Scarzanella, «di lavorare tutti per un fine comune, mediante la condivisione delle posizioni e delle scelte tra tutti gli stakeholders del settore».

Quest’anno ormai trascorso comunque non è passato inutilmente, molto lavoro è stato svolto anche da Confartigianato imprese Belluno, per tenere alta l’attenzione sul comparto e sulle sue problematiche. I primi importanti risultati si sono già visti, come: la costituzione della categoria Segherie e lavori boschivi a livello regionale, scelta necessaria per esportare la questione dal piano strettamente locale a quello regionale e nazionale; la delega a sedersi al Tavolo di Filiera del Legno presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo assieme a tutti i vari stakeholders del settore (enti, organismi, Regioni, Università, albi professionali, categorie, associazioni ambientaliste); essere partner del progetto IT-For, la piattaforma per la commercializzazione del legno, una proposta concreta per le aziende; la partecipazione alla nuova “Fiera e festival delle Foreste” a Longarone Fiere. «Dobbiamo fare tesoro dell’esperienza di questo anno», conclude la presidente Scarzanella, «per fare sintesi delle problematiche riscontrate e delle prospettive, al fine di costruire una progettualità che dia il giusto valore alle nostra foresta e alla sua filiera».

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