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giovedì 18 Aprile 2024,

Roma, note bellunesi nella basilica di San Pietro

Nell’animare la Messa vespertina il Coro Monte Dolada ha proposto canti anche degli autori bellunesi Manolo Da Rold e don Claudio Sacco.

C’era anche la rappresentanza bellunese del Coro Monte Dolada a Roma domenica 20 ottobre quando papa Francesco ha celebrato la Giornata Mondiale Missionaria. Dopo aver partecipato all’Angelus del Papa, alle 17.30 il coro si è raccolto nella cantoria ai piedi dell’organo maggiore per animare la Messa vespertina. Tra gli altri canti, il coro ha intonato le note degli autori bellunesi Manolo Da Rold e don Claudio Sacco.

«L’anno scorso è nata l’idea di farci un regalo speciale per il quarantennale del sodalizio, che coincide anche con i vent’anni di direzione del maestro Alessio Lavina», spiega il presidente del coro, Alessandro Fullin. «Per questo ci siamo attivati con il Vicariato Vaticano fino a realizzare questo nostro desiderio. A San Pietro non solo ci si sente sovrastati dall’immensità della basilica, dall’arte e dalla storia che contiene, ma ci si trova anche nel cuore vivo della cristianità. L’emozione era forte ma è stata gestito al meglio».

Due incontri speciali hanno caratterizzato la giornata. Con la maestra Ausma Sakalauskaitė, direttrice del coro lituano Sonantem di Kalvarija, con il quale il Coro Monte Dolada ha cantato nelle ultime tre estati, con tournée in Italia e in Lituania. Ausma ha accompagnato la Messa alla consolle dell’organo. E con il seminarista italobrasiliano Gilles Gava, che già aveva collaborato con il coro in occasione della trasferta nel sud del Brasile per incontrare le numerose comunità italiane. Gilles ha guidato la delegazione del coro nella visita alla basilica e alle grotte e ha aiutato a far incontrare il coro con gli addetti alle celebrazioni liturgiche.

Due incontri così significativi che hanno idealmente unito nella giornata le principali vicende recenti del Coro Monte Dolada: il ciclo di iniziative sul tema dell’emigrazione che negli ultimi 150 anni ha portato molti nostri conterranei in tutto il mondo, e l’amicizia con il coro Sonantem, nata nel 2017 in occasione del gemellaggio tra Alpago e il paese lituano di Kalvaija. A dimostrazione che il canto permette di costituire rapporti umani che superano le barriere delle distanze, della lingua e del tempo.

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