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giovedì 28 Marzo 2024,

Delegazione bellunese a Montecitorio per la manifestazione di Coldiretti

Con migliaia di imprenditori, allevatori e pastori giunti da tutte le regioni davanti al Parlamento per mettere in primo piano una problematica attuale: i danni causati dai cinghiali e dagli altri animali selvatici.

Sindaci e agricoltori veneti sono dalla prima mattinata di oggi, giovedì 7 novembre, in Piazza a Montecitorio, a Roma, con migliaia di imprenditori, allevatori e pastori giunti da tutte le regioni davanti al Parlamento, per la più grande manifestazione mai realizzata prima nella capitale contro l’invasione dei cinghiali e degli altri animali selvatici. Al fianco degli agricoltori guidati dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini si sono schierati esponenti delle istituzioni, sindaci con i gonfaloni e ai rappresentanti dei sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, dell’ambientalismo e delle associazioni dei consumatori come Symbola, Terranostra, Federparchi, Federconsumatori, Codacons, Adusbef, Centro Consumatori Italia, Apab e Legambiente che ha condiviso le preoccupazioni alla base dell’iniziativa.

Tra gli altri hanno annunciato la partecipazione il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, il leader della Lega Matteo Salvini, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Filippo Gallinella dei M5S, Luca Ciriani presidente del gruppo di FdI al Senato, Maurizio Gasparri di FI, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini del Pd e l’assessore all’agricoltura della Lombardia Luca Rolfi.

«Un’emergenza nazionale che sta provocando l’abbandono delle aree interne, problemi sociali, economici e ambientali con inevitabili riflessi sul paesaggio e sulle produzioni con le incursioni dei cinghiali che sono arrivati anche all’interno delle città minacciando la sicurezza delle persone», scrivono dalla Coldiretti. «In piazza Montecitorio è stato portato un pentolone gigante di polenta e di spezzatino di cinghiale. Nella piazza piena di gente, si vedono cartelli con le foto degli incidenti provocati sulle strade e dei danni nelle campagne ma anche con scritte “La sicurezza delle nostre famiglie è più importante di un cinghiale”, “Basta danni e paura, fate qualcosa. Adesso”, “Il cinghiale campa, il campo crepa”, “Invasi dai cinghiali, ma noi non molliamo”, “Difendiamo il nostro territorio”, “l’unico cinghiale buono è con la polenta” e #bastacinghiali».

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