Domani, mercoledì 13 novembre, alle ore 16, alla presenza del direttore centrale anticrimine, il prefetto Francesco Messina, verrà inaugurata a Belluno la mostra fotografica «Frammenti di storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della Polizia Scientifica». La vernice dell’esposizione avverrà nella cornice del palazzo ex Banca d’Italia che riapre al pubblico dopo anni di chiusura proprio per l’occasione fornendo la possibilità, a chi deciderà di visitare la mostra, di ammirare nel contempo uno dei più bei palazzi storici del centro di Belluno.
L’esposizione ripercorre alcuni dei momenti più drammatici e significativi della storia del Novecento e dell’inizio del nuovo millennio, attraverso il lavoro della Polizia Scientifica, un’eccellenza del panorama mondiale. Negli spazi della mostra, allestiti con numerosi pannelli fotografici e teche, saranno visibili immagini esclusive relative a fatti che hanno segnato la storia del nostro Paese, come l’arresto di Sandro Pertini, il futuro presidente della Repubblica, fermato dai fascisti, l’omicidio di Giacomo Matteotti avvenuto nel 1924 e poi risalendo la corrente del tempo, le stragi di mafia e quelle dell’eversione nera.
Farà parte del materiale esposto anche la documentazione dei rilievi effettuati dalla Polizia Scientifica dopo la tragedia del Vajont: nel verbale di sopralluogo e nelle foto una testimonianza storica eccezionale che restituisce un’istantanea sui luoghi, sui feriti e purtroppo sull’incessante e doloroso lavoro di recupero delle numerose vittime a poche ore dai fatti.
La mostra sarà aperta al pubblico da sabato 16 al successivo sabato 23 novembre per dare la possibilità alle scuole della provincia e a tante persone interessate di approfittare di una panoramica completa e stimolante sulla storia contemporanea del nostro paese.
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