Si sono svolti oggi, venerdì 15 novembre, a Longarone gli stati generali dell’occhialeria, un mondo che vale miliardi di fatturato e che conta 17 mila lavoratori in tutta Italia, 12 mila dei quali nel bellunese. Dopo i saluti del sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, e la relazione di Luca Romano, direttore di Local Area Network, hanno preso la parola Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e vicepresidente Anfao, Luigino Boito, presidente di Certottica; Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana; Denise Casanova, segretario Filctem Cgil Belluno; Callisto Fedon, presidente di Fedon Spa; Giampietro Gregnanin, segretario generale Uiltec Veneto; Gianfranco Refosco, segretario generale Cisl Veneto; Massimo Renon, amministratore delegato Marcolin; Roberto Risi, chief operating officer Kering; Angelo Trocchia, chief executive officer Safilo Group; Giovanni Zoppas, chief executive officer Thèlios.
«Gli stati generali sono stati voluti dalla Regione del Veneto», ha ricordato l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan. «Se l’occhialeria è un settore strategico, come noi riteniamo sia, allora sono necessari un approccio organico e una politica industriale ad hoc. Il mercato cambia velocemente, dipende significativamente dai grandi brand che stanno tra il biomedicale e il fashion del lusso, ma il denominatore comune e l’unico vero e grande marchio collettivo che si afferma nel mondo è il brand ‘Made in Italy’».
«Il fatto che oggi siano le più importanti aziende – ha proseguito Donazzan – a chiedere come controllare, difendere e comunicare questo valore, mi impegna a sollecitare la politica nazionale in questa direzione. La Regione Veneto, ed in particolare il mio assessorato tra lavoro e formazione, ha già intrapreso molte azioni in risposta alle esigenze delle imprese, in particolare nel campo della formazione, con la nascita del politecnico internazionale dell’occhiale, grazie ad un innovativo accordo pubblico-privato con Anfao e a un finanziamento di un milione e mezzo di euro per il solo comparto dell’occhialeria».
Gli ‘stati generali’ – ha ricordato anche Donazzan – sono stati voluti fortemente pure dai sindacati, «un sindacato che in Veneto dà prova di essere sempre proiettato in avanti e responsabile, pronto a sperimentare al fianco delle imprese una contrattazione aziendale capace di muovere la leva della competitività anche in un mercato del lavoro molto rigido».
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