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venerdì 29 Marzo 2024,

Squadra e territorio. Ecco la sezione bellunese di Fare Verde

Fabiana Soccal, responsabile provinciale del gruppo, ha spiegato gli obiettivi dell'associazione: «Ormai è evidente che la salvaguardia degli ecosistemi è minacciata e che dobbiamo rallentare e rivedere le nostre abitudini. Ma da dove ripartire? Sono convinta che ognuno debba impegnarsi in prima persona e che un ruolo fondamentale sia rivestito dai bambini».

Squadra e territorio. Questi i due valori che guideranno l’operato della sezione di Belluno di Fare Verde. Lo ha spiegato nel capoluogo oggi, sabato 16 novembre, Fabiana Soccal, responsabile provinciale del gruppo. Insieme a lei una ventina di persone, pronte a mettere in campo anche in territorio bellunese i principi che ispirano l’associazione attiva in tutta Italia, nata nel 1986 a seguito del disastro di Chernobyl.

Gli obiettivi sono ambiziosi, ma è forte anche la volontà di realizzarli. «Sono felice di quest’opportunità che mi è stata data», ha esordito la Soccal, giovane dell’Alpago. «Sto seguendo un corso di protezione civile e mi sono rimaste in mente le parole “squadra” e “territorio”, che ben si collegano ai valori che ispirano Fare Verde». «Noi viviamo in un territorio delicato», ha aggiunto, volgendo un pensiero al disastro che ha colpito Venezia e il Litorale e ricordando le tante criticità che deve affrontare la montagna bellunese. «Ormai è evidente che la salvaguardia degli ecosistemi è minacciata e che dobbiamo rallentare e rivedere le nostre abitudini. Ma da dove ripartire? Sono convinta che ognuno debba impegnarsi in prima persona e che un ruolo fondamentale sia rivestito dai bambini. Un antico proverbio indiano dice che “La terra non ci è stata lasciata in eredità dai nostri padri, ma ci è stata data in prestito dai nostri figli”. Non dobbiamo mai dimenticarlo».

A breve si saprà quali saranno le iniziative che la sezione bellunese di Fare Verde metterà sul tavolo: «Lavoreremo promuovendo le attività e le campagne nazionali di Fare Verde, come quelle sul compostaggio e sull’educazione ambientale, ma organizzeremo anche iniziative locali a tutela del nostro ambiente, visto che pure i fatti di questi giorni e di queste ore ci indicano l’emergenza di un deciso cambio di rotta». Per il taglio del nastro della sezione locale era presente a Belluno anche Francesco Greco, presidente nazionale di Fare Verde. «Vogliamo lavorare ed essere ripagati da un ambiente più pulito e più integro, dalla soddisfazione di sentirci utili all’ambiente e a chi verrà dopo di noi. Vogliamo lavorare ed essere ripagati dalla consapevolezza di non avere padroni», ha evidenziato Greco. «Fare Bene è passione, è volontariato, è consapevolezza che l’uomo non è il centro del mondo. In questi 30 anni abbiamo portato avanti tante battaglie. Solo per fare un esempio, la denuncia della plastica in mare. Ma siamo nati anche per dare voci ai bambini, al Terzo mondo, agli animali. Vogliamo confrontarci con il territorio, agendo per ambiente, alimentazione, agricoltura, identità. E siamo convinti che quando si parla di ambiente, qualità della vita, costruzione del futuro, si va al di là di ogni appartenenza politica».

Fare Verde, che si fonda sul volontariato, conta 5 sezioni a livello veneto. A breve sarà aperta un’associazione anche a Rovigo. «Dobbiamo tutti rivedere le nostre abitudini, dalla raccolta differenziata alle scelte alimentari, partendo dai bambini», ha ribadito la Soccal, che gestisce in Alpago un’azienda agricola. «Forse è proprio questo che mi ha spinto a iniziare questo percorso». Sostegno all’iniziativa è arrivata dal deputato di Fratelli d’Italia e sindaco di Calalzo di Cadore, Luca De Carlo.

Alla presentazione è intervenuta anche Lucia Della Libera, assessore del Comune di Tambre, realtà che si sta già mobilitando in iniziative che hanno un occhio di riguardo per l’ambiente. «Mi fa davvero piacere essere coinvolta in questo progetto», ha detto. «Quella di Fare Verde è una linea che necessità di sensibilità, non solo del privato, ma anche delle amministrazioni comunali. A Tambre siamo fortunati: abbiamo già un bel gruppo di volontari, di diverse associazioni, che collaborano tra loro per la pulizia dei sentieri. E quest’anno, grazie all’idea di una mamma della Pro loco, abbiamo aggiunto ai nostri eventi annuali la prima edizione del “Baby eco day”, iniziativa dedicata ai bambini della scuola dell’infanzia. Per metà dicembre c’è in programma un laboratorio per bambini e ragazzi dal titolo “Da rifiuto a risorsa!”. Mi sono agganciata poi al progetto “Corpo europeo della solidarietà”, in cui giovani volontari provenienti da differenti stati promuovono e trattano tematiche emergenti come sprechi alimentari, cambiamenti climatici, importanza del riciclo».

«A questo proposito», ha aggiunto, «l’Associazione volontari del sangue di Tambre e Spert ha creato il bicchiere del donatore, in carta riciclabile, publicizzando non solo l’importanza della donazione, ma anche la sensibilità verso l’ambiente. Le varie manifestazioni locali si sono svolte utilizzando questo nuovo manufatto ed eliminando il contenitore in plastica».

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