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mercoledì 24 Aprile 2024,

Welfare per i minori, la Regione s’impegna a potenziare i servizi

L’assessore Lanzarin ha annunciato l’avvio di una ricognizione su tutti i servizi territoriali delle Ulss finalizzata ad una migliore allocazione delle figure professionali e delle risorse, alla luce delle mutate dinamiche demografiche e delle nuove emergenze sociali.

Nella giornata del trentennale della convenzione Onu per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza l’assessore regionale alla sanità e al sociale Manuela Lanzarin ha ricevuto a Palazzo Balbi i rappresentanti del Tavolo veneto “Un Welfare per i Minori”, rete di oltre 25 enti, associazioni e coordinamenti che operano in Veneto in favore della crescita di bambini e ragazzi.

Il coordinatore del tavolo, Paolo Rigon, insieme ad alcuni rappresentati del tavolo, ha consegnato all’assessore il Manifesto per i diritti alla crescita e alla cura di bimbi E ragazzi, che ha raccolto online oltre 3 mila sottoscrizioni. Il Manifesto sollecita Regione e istituzioni a potenziare servizi e cure per i minori abusati, maltrattati o a rischio devianze e sostenere famiglie, comunità, enti del privato sociale che si fanno carico dei soggetti in età evolutiva più fragili e più in difficoltà.

«“Un Welfare per i minori” sarà uno dei partner privilegiati per la stesura del nuovo piano regionale per l’infanzia e l’adolescenza», ha promesso l’assessore Lanzarin. «Il vostro contributo è importante per aggiornare le risposte che la rete territoriali dei servizi può dare alle nuove emergenze dell’infanzia: fragilità delle famiglie, povertà educativa, disagio giovanile, difficoltà della scuola ad essere comunità educante. Sono consapevole che i servizi specialistici e quelli territoriali vivono attualmente una stagione di difficoltà, ma sono fiduciosa che con il nuovo patto nazionale per la salute condiviso tra tutte le regioni, che prevede l’innalzamento dei tetti di spesi per il personale, si possano aprire nuove prospettive per il potenziamento dei servizi. La tutela dell’infanzia, in particolare di quella più difficile, resta una delle priorità incomprimibili nella revisione dei livelli essenziali di assistenza e nella riorganizzazione degli organici e della rete dei servizi».

L’assessore ha pertanto annunciato l’avvio di una ricognizione su tutti i servizi territoriali delle Ulss finalizzata ad una migliore allocazione delle figure professionali e delle risorse, alla luce delle mutate dinamiche demografiche e delle nuove emergenze sociali. Infine la Lanzarin ha ricapitolato l’impegno assunto, con il bilancio di previsione appena approvato, dalla Regione Veneto a favore dell’infanzia.

«Il primo diritto di ogni bambino è quello ad una famiglia. Perciò, oltre a confermare il sostegno regionale al lavoro educativo svolto da nidi e scuole paritarie per la fascia 0-6 anni, che vale 31 milioni di euro l’anno», ha riassunto Lanzarin. «La Regione continuerà anche il prossimo anno a sostenere le famiglie numerose (con 2,1 milioni di euro), le famiglie che si prendono cura di un orfano (1 milione e 480 mila euro), le famiglie monoparentali (600 mila euro), le famiglie affidatarie (quasi 5 milioni di euro), la rete delle famiglie adottive o di quelle che si rendono disponibili per prevenire l’istituzionalizzazione (circa 600 mila euro). Abbiamo inoltre in cantiere una legge quadro per la famiglia, attualmente all’esame della quinta commissione consiliare, che istituirà assegni prenatali e aiuti per la prima infanzia, con una dote finanziaria prevista di 5 milioni di euro».

«La Regione continuerà, comunque, a presidiare anche il grave problema dell’infanzia maltrattata e del disagio», ha concluso Lanzarin, «garantendo il finanziamento alle cinque équipes specialistiche multidisciplinari attive in Veneto (700 mila euro) e il fondo di sostegno ai Comuni per l’inserimento dei minori in comunità (2,5 milioni di euro).

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