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giovedì 25 Aprile 2024,

Acc Wanbao, D’Incà videochiama i dipendenti: «Siamo al vostro fianco»

Il ministro bellunese ha assicurato che il Governo sta facendo il possibile per affrontare la difficile situazione dello stabilimento di Mel.

«Come cittadino di Borgo Valbelluna e come esponente del Governo vi confermo la volontà di essere al vostro fianco in questa difficile situazione: stiamo facendo tutto il possibile, anche assieme al ministero dello Sviluppo Economico per esservi vicino e per affrontare questa problematica». Lo ha affermato Federico D’Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento, durante la videochiamata odierna con i dipendenti dello stabilimento Acc Wanbao di Mel.

D’Incà ha ricordato di avere visitato l’azienda il 29 luglio, parlando anche con l’amministratore delegato mister Lu: «In quell’occasione la situazione non appariva così grave come invece si presenta al giorno d’oggi. Visitando lo stabilimento mi sono reso conto del grande lavoro che viene svolto al suo interno. La situazione poi è peggiorata improvvisamente: abbiamo avuto due tavoli di lavoro, il 24 settembre e il 24 ottobre. Proprio nell’ultimo incontro avevo ribadito la necessità di avere a disposizione più tempo per seguire la vendita di uno stabilimento ormai unico in Europa per la produzione di una particolare tipologia di compressori. Anche alzando i toni nei confronti dei vertici aziendali, ho chiesto che ci fossero 18 mesi prima del disimpegno da parte di Wanbao e che nel team per la vendita dell’azienda ci fosse il commissario straordinario Maurizio Castro».

«Di tutte queste richieste – ha proseguito D’Incà – mi pare se ne stiano realizzando poche. Per questo motivo ho chiesto un incontro con l’ambasciatore cinese, essendo l’azienda, in parte, pubblica. Si tratta sicuramente di un atto politico di difesa delle nostre aziende, ma anche di amicizia nei confronti di un Paese come la Cina. All’ambasciatore esporrò le problematiche dell’Acc Wanbao, ne ripercorrerò la storia in modo che abbia contezza di quanto sia importante questa realtà, ma anche dei rapporti commerciali tra le province cinesi e il nostro Paese».

«Inoltre – ha detto D’Incà ai lavoratori – parlerò anche del vostro impegno portato avanti in questi anni. So che vi sono stati chiesti degli straordinari e so bene che l’azienda riceve ordini e non è affatto morta».

Il ministro ha concluso ribadendo la vicinanza ai 290 lavoratori: «Ce la mettiamo tutta per potere risolvere al meglio questa situazione di crisi: siete dei miei concittadini e vi vedo ogni giorno con le vostre difficoltà e le vostre speranze».

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