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venerdì 29 Marzo 2024,

Vaia rimane un’emergenza anche per i prossimi dodici mesi

Il Dipartimento della Protezione civile nazionale ha firmato il provvedimento. La proroga dell’ordinanza conferma la figura del commissario straordinario per l’emergenza, il governatore del Veneto Luca Zaia, e fissa le regole entro cui si può agire.

Vaia rimane un’emergenza anche per i prossimi dodici mesi. Il Dipartimento della Protezione civile nazionale ha firmato il provvedimento. La proroga dell’ordinanza conferma la figura del commissario straordinario per l’emergenza, il governatore del Veneto Luca Zaia, e fissa le regole entro cui si può agire. La notizia ha suscitato commenti soddisfatti.

«Il decreto di Protezione civile che definisce le misure urgenti per la ricostruzione post Vaia è stato prorogato di un anno. Questo significa che i territori della provincia di Belluno e del Veneto colpiti dalla tempesta di fine ottobre 2018 avranno più tempo per portare avanti le opere di ripristino», afferma il deputato di Forza Italia Dario Bond. «La proroga è frutto di un’azione sinergica che ha dimostrato la necessità di tempi più lunghi per la ricostruzione. Significa che tutto quello che riguarda smaltimento del legname abbattuto, ricostruzione di edifici e strade, messa in sicurezza di frane e quant’altro avrà un altro anno di tempo per concludersi, vale a dire fino al 31 dicembre 2020. È un’ottima notizia soprattutto per i Comuni e gli amministratori locali, che altrimenti avrebbero dovuto lasciare indietro più di qualche operazione. I territori colpiti dal disastro di Vaia avevano e hanno bisogno di misure snelle e di semplificazione, oltre che di tempi più dilatati per intervenire. Credo sia ormai palese, anche al di là di quanto ha rappresentato il maltempo di fine ottobre 2018: la montagna bellunese, già gravata dai segni della distruzione, non può permettersi l’imposizione di vincoli asfissianti, che non le consentono non solo di svilupparsi, ma anche di mettere in sicurezza i diversi territori».

«La proroga di un anno dello stato di emergenza per Vaia è un provvedimento utile e atteso», ha evidenziato Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. «Ringrazio il ministro D’Incà e l’esecutivo per aver risposto con i fatti a una sollecitazione del territorio e della stessa Confindustria di Belluno. Siamo sulla strada giusta per procedere con passo spedito verso la ricostruzione. Il lavoro da fare è tanto e le imprese locali devono continuare ad essere coinvolte in maniera snella con meno burocrazia possibile». «Poco tempo fa con una lettera avevo chiesto al ministro D’Incà e all’esecutivo di prorogare i termini. Era una richiesta proveniente dalle nostre stesse aziende, che sono state coinvolte da Vaia due volte, prima come “vittime” della tempesta, poi come protagoniste della ricostruzione», ha aggiunto, «La semplificazione delle procedure consente agli stessi enti locali di coinvolgere le imprese del posto, le uniche a conoscere il territorio e le sue dinamiche, ma soprattutto a rispettarlo. Bene quindi il provvedimento. Non mi stancherò mai di ripeterlo: gli imprenditori bellunesi si sono rialzati subito, si sono leccati le ferite, riaprendo in poche ore anche le aziende maggiormente danneggiate e garantendo lavoro e produttività. Un atteggiamento responsabile che stiamo dimostrando anche in questi mesi di ricostruzione».

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