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giovedì 18 Aprile 2024,

Statale 51, gli autotrasportatori si confrontano

De Bona (Confartigianato): «Ragionare tra tutti i soggetti che operano su questo asse viario per arrivare pronti agli appuntamenti 2021 e 2026».

La categoria dell’Autotrasporto di Confartigianato Belluno, guidata da Daniele De Bona, ha organizzato e ospitato presso la sede dell’Associazione una tavola rotonda sul tema «S.S. 51 Alemagna» in vista dei prossimi appuntamenti internazionali che si terranno a Cortina d’Ampezzo(Mondiali di sci e Olimpiadi), ma anche per una lettura alla luce del Piano regionale dei trasporti. Sono stati invitati il vice prefetto di Belluno Antonio Russo, l’ispettore della Polizia Stradale Loretta Chenetti; l’assessore alla Mobilità del Comune di Cortina Benedetto Gaffarini, il consigliere della Provincia di Belluno Ivan Minella; il presidente della categoria Autotrasporto di Lvh.Apa Bolzano, Elmar Morandel; Nicola Moretti dell’area programmazione di Dolomiti Bus e la funzionaria di categoria di Confartigianato imprese Pordenone, Bruna Grizzo.

Un dato è certo: il traffico pesante sulla statale di Alemagna continua a evidenziare grosse criticità, per la gestione della strada da parte di Anas ma anche per il continuo incremento del numero di transiti per solo attraversamento, che non potrà proseguire senza limiti in futuro visto che il territorio attraversato dalla statale 51 di Alemagna gode del riconoscimento di patrimonio Unesco.

«È per questo», spiega il presidente dell’Autotrasporto di Confartigianato Belluno Daniele De Bona, «che abbiamo pensato di dar vita un incontro per ragionare assieme, tra tutti i soggetti che operano su questo asse viario, al fine di collaborare e arrivare pronti alle importanti scadenze che attendono la Perla delle Dolomiti, ma soprattutto per attrezzarsi in relazione agli importanti lavori che andranno a interessare questa arteria da qui agli appuntamenti del 2021 e del 2026».

La tavola rotonda ha preso il via con gli interventi del direttore e della presidente di Confartigianato Belluno, Michele Basso e Claudia Scarzanella, a cui è seguita una relazione del presidente di categoria Daniele De Bona, che ha illustrato la situazione e i disagi vissuti lungo la statale grazie anche a un reportage fotografico realizzato dai colleghi imprenditori Mirko Antole e Roberto Dibona: da tir intraversati sulla neve perché privi di catene a cartelli stradali scritti solo in italiano (magari incomprensibili agli stranieri), da blocchi di traffico in aree di competenza Anas Venezia a nessun blocco in territori di competenza di Anas Bolzano, da guard rail abbattuti per manovre improvvide a rifiuti abbandonati lungo la strada da camionisti maleducati.

I lavori hanno permesso anche di mettere a confronto posizioni e scelte assunte in altre province per dare soluzioni ad analoghi problemi. Il presidente altoatesino, Emar Morandel, ha portato l’esperienza vissuta nella propria provincia: la limitazione dei passaggi dei mezzi pesanti stranieri sul Passo Resia, ad agevolare le imprese che hanno la sede nella zona e i mezzi pesanti che caricano o scaricano in quella zona, ma anche l’istituzione di specifici tavoli per monitorare la situazione. A tal riguardo dall’assessore alla Mobilità del Comune di Cortina d’Ampezzo, Benedetto Gaffarini, ha appoggiato la proposta di chiedere alla Prefettura di Belluno l’istituzione di uno specifico tavolo tecnico permanente con le amministrazioni dei Comuni interessati e gli organismi presenti al dibattito.

Dialogo e coinvolgimento sono state anche le linee guida indicate dall’ispettore Chenetti quale metodologia da intraprendere per arrivare agli obiettivi prefissati dalla categoria dell’Autotrasporto.

«A conclusione della giornata», ha affermato il presidente Daniele De Bona, «ho registrato una sensazione positiva per la partecipazione riscontrata da parte delle istituzioni. Conto che queste premesse si trasformino in azioni concrete per arrivare a far sì che il territorio attraversato dalla statale 51 e soprattutto la parte alta della nostra provincia, trattandosi di patrimonio Unesco, possa ottenere un’attenzione particolare da parte della Regione Veneto e nel Piano regionale dei Trasporti».

I lavori sono stati chiusi dalla presidente Scarzanella con l’impegno di chiedere con urgenza la convocazione di un tavolo tecnico in Prefettura viste le problematiche evidenziate.

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