Rimane aperta fino al prossimo 8 gennaio nella sala espositiva al primo piano del centro polifunzionale «Rizzardini», in Piazza Giovanni Angelini a Fusine di Val di Zoldo (con orario 16-19) la mostra di quadri a olio di Roberto Bianchi, opere che hanno un contenuto che va ben oltre la semplice etichetta di naturalismo, vedutismo o iper-realismo. Alla meticolosa tecnica di rappresentazione di animali e cime dolomitiche, si unisce una profonda sensibilità nei confronti della natura.

Sin da bambino Bianchi è sempre stato attratto dal disegno della fauna selvatica e dei paesaggi montani. Oggi è considerato a livello internazionale uno dei più grandi artisti nel campo della pittura realista. Ogni sua raffigurazione di animale o di montagna, possiede la qualità e la veridicità di una foto, ma con il valore aggiunto della poesia che il suo tocco pittorico sa dare all’immagine, che sembra assumere “un’anima”.

La mostra di Roberto Bianchi è stata inaugurata lo scorso 21 dicembre 2019 con un intervento dello scrittore Michelangelo Corazza che è presidente della Famiglia emigranti ed ex emigranti zoldani, associazione che ha promosso l’esposizione che è stata inoltre patrocinata dal Comune Val di Zoldo. Corazza ha sottolineato l’importanza delle opere di Bianchi, non solo sotto il punto di vista tecnico, ma anche per l’intima sensibilità dalla quale esse traggono ispirazione.

Dal canto suo Roberto Bianchi ha ringraziato l’amico Corazza, ricordando come questi, nel 1995, abbia organizzato la prima mostra dei suoi quadri, presso la Pensione Zoldana a Forno di Zoldo. Quell’occasione è stata veramente la svolta nella vita dell’artista. Da allora sue opere hanno acquisito sempre più notorietà. Così dal laboratorio di Cibiana di Cadore i quadri di Bianchi hanno intrapreso una felice via che li ha portati a esposizioni in Italia, negli Stati Uniti, in Germania, Austria, Principato di Monaco, Gran Bretagna, Cina, Emirati Arabi Uniti e in Francia (anche al Louvre, a Parigi).
M.B.