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giovedì 28 Marzo 2024,

Operatori socio-sanitari, il maxi concorso è valido

Possono tirare un sospiro di sollievo gli oltre tremila lavoratori della sanità veneta che hanno superato il concorso indetto da Azienda Zero lo scorso giugno, risultando idonei all’inserimento nelle graduatorie per l’assunzione in una delle 12 aziende socio-sanitarie del Veneto.

Operatori socio-sanitari, il maxi concorso è valido. Possono tirare un sospiro di sollievo gli oltre tremila lavoratori della sanità veneta che hanno superato il concorso indetto da Azienda Zero lo scorso giugno, risultando idonei all’inserimento nelle graduatorie per l’assunzione in una delle 12 aziende socio-sanitarie del Veneto. Il concorso era stato messo in dubbio per presunte irregolarità da un ricorso presentato da undici candidati che non avevano superato le prove. Ieri, 7 gennaio, è stata pubblicata la sentenza del Tar del Veneto che rigetta il ricorso, giudicandolo inammissibile e respingendo la domanda risarcitoria.

«Si tratta di un’ottima notizia per gli oltre mille operatori socio-sanitari che avevano passato il concorso e che erano stati inseriti nella graduatoria della Ulss 2 Marca Trevigiana e per i 233 inseriti nella graduatoria della Ulss 1 Dolomiti», spiega Fabio Zuglian, segretario generale della Cisl Fp Belluno Treviso. «La Cisl Fp si era mobilitata con delle assemblee nel territorio promuovendo gratuitamente per i propri associati un’iniziativa di costituzione in appoggio e sostegno della correttezza formale e sostanziale della procedura concorsuale. La scelta di costituirsi in giudizio da parte di circa 300 operatori sociosanitari risultati idonei al concorso ha sicuramente inciso sul buon esito della vicenda. Finite anche le preoccupazioni per i 135 lavoratori già assunti dalla Ulss 2 e i 44 che hanno preso servizio presso la Ulss 1 Dolomiti, che avrebbero perso il posto di lavoro nel caso di accoglimento del ricorso. Confidiamo che a seguito di questa notizia riprendano in maniera rapida le procedure di assunzioni che in molti casi hanno subito un rallentamento determinato dalla pendenza del ricorso sul concorso».

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