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giovedì 25 Aprile 2024,

Massaro: ora regole uguali per tutti in provincia sulle sale slot

Il sindaco della città capoluogo sottolinea che con l’entrata in vigore della nuova legge regionale si può evitare il fenomeno della migrazione dei giocatori patologici che passano da un Comune all'altro conoscendo gli orari di chiusura delle varie attività.

Il 10 gennaio è stata pubblicata la delibera che attua la legge regionale sulle sale slot, che comprende anche i paletti per gli orari di esercizio delle attività: una notizia che è stata accolta con soddisfazione dal sindaco di Belluno, Jacopo Massaro. «È finalmente legge il provvedimento che attendavamo ormai da qualche mese, lo stesso provvedimento che ribadisce quanto noi avevamo già inserito nel regolamento comunale, ossia l’inclusione degli sportelli bancomat come “luoghi sensibili”: aspetto contestato dai gestori, e che ora vanta anche il sostegno di una legge della Regione Veneto», ha sottolineato Massaro. «Inoltre, si sono finalmente ufficializzate anche le fasce orarie di interruzione del gioco. Dico finalmente perché ora possiamo intervenire con unità ed efficacia».

Per i sindaci, grazie alla presenza di questo provvedimento, scatta infatti la possibilità di regolare in maniera uniforme e più efficace l’attività oraria delle sale slot sui propri territori con un’ordinanza, in aggiunta alle tre fasce (7-9; 13-15; 18-20) individuate della legge regionale: «Già nelle scorse settimane, in attesa dell’entrata in vigore della legge, avevo incontrato i colleghi dell’Alpago, della Valbelluna e del Feltrino per condividere un impianto comune. Si è deciso quindi che sarà il comune di Belluno a preparare uno schema orario che sarà poi replicato in tutti i Comuni che hanno partecipato all’incontro e, speriamo, anche in tutte le realtà della provincia».

«In questa maniera – spiega Massaro – vogliamo evitare quel fenomeno di migrazione dei giocatori patologici che passano da un Comune all’altro conoscendo gli orari di chiusura delle varie attività».

Da domani, quindi, con la collaborazione della segreteria generale e dell’avvocatura civica, il Comune capoluogo inizierà il lavoro di stesura del provvedimento: «Belluno avrà il ruolo di capofila in questo progetto di collaborazione per omogeneizzare le norme sul territorio; abbiamo iniziato con i Comuni della Valbelluna per una questione di vicinanza territoriale, ma contiamo di allargare questa collaborazione anche alle realtà dell’Agordino, del Cadore e del Comelico», ha aggiunto Massaro. «Si va verso una nuova epoca di regolamentazione delle sale slot. In questo modo, tuteliamo la salute pubblica e teniamo sotto controllo l’ordine pubblico, visto il verificarsi anche in provincia di Belluno di situazioni problematiche; si tratta poi anche di una questione di sicurezza stradale, vista la mole di giocatori “pendolari” che ogni giorno viaggiano sulle nostre strade seguendo gli orari di apertura delle diverse attività di gioco d’azzardo presenti in provincia».

1 commento

  • Se, fosse nel interesse della popolazione si eliminerebbero le slot queste sono solo pagliativi per far multe non servano a niente

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