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venerdì 19 Aprile 2024,

Assunzioni, Belluno penalizzata dalla virtuosità

Massaro, dopo l'assemblea dell'Anci: «Sbloccate le graduatorie, i comuni potranno procedere con nuovi ingressi in organico. Non il Comune di Belluno, però, che come altri paga la sua virtuosità».

Buone notizie per il fondo di solidarietà, meno per le assunzioni, almeno per il Comune di Belluno: questi gli aspetti principali emersi dal consiglio nazionale dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) che si è tenuto ieri, giovedì 16 gennaio, a Roma e che ha visto la partecipazione del sindaco di Belluno, Jacopo Massaro.

Sembra rientrare l’emergenza lanciata a inizio anno sul taglio al fondo di solidarietà, che sui comuni della provincia di Belluno avrebbe pesato per oltre un milione di euro, 200 mila dei quali solo sul comune capoluogo: «Rimangono ancora delle incertezze, ma pare si vada verso un trasferimento straordinario da parte dello Stato di 100 milioni di euro, che dovrebbero consentire di azzerare o ridurre in maniera significativa i tagli ai comuni virtuosi», annuncia Massaro. «La situazione dovrebbe quindi rientrare alla normalità, placando le nostre preoccupazioni e quelle di tanti colleghi sindaci della provincia, grazie all’impegno di Anci nazionale e di Anci Veneto».

C’è poi il paradosso legato alle assunzioni: sbloccate le graduatorie, i comuni potranno procedere con nuovi ingressi in organico. Non il Comune di Belluno, però, che come altri paga la sua virtuosità: «È un altro dei criteri delle leggi nazionali che vanno rivisti perché vanno a colpire gli enti virtuosi e vicini ai cittadini. Noi infatti, con questo sistema di calcolo, non potremo assumere perché abbiamo tasse locali troppo basse». Il provvedimento prevede infatti che, a fronte di entrate da tassazione locale troppo esigue, la possibilità di assunzione venga limitata: un criterio valido per i piccoli comuni, con pochi residenti e quindi minori entrate, e che, però, colpisce anche quelle realtà che per una scelta politica mantengono bassa la pressione fiscale.

«Il Comune di Belluno viene riconosciuto virtuoso perché in grado di erogare servizi con un ridotto numero di dipendenti, e avrebbe quindi bisogno di nuovo personale per rafforzare alcuni settori e sostituire dei pensionamenti, ma non lo può fare perché il criterio sulle entrate glielo impedisce», spiega Massaro. «Chiaramente, noi non intendiamo in alcun modo aumentare le tasse ai cittadini per far fronte a una situazione assurda, ma con le altre realtà nazionali che si trovano nella stessa situazione siamo già al lavoro con Anci per modificare questa norma che, così come quella relativa al fondo di solidarietà e altre, non tiene conto della virtuosità dei comuni. Il primo confronto col Governo pare portare verso una risoluzione della situazione, e quindi speriamo di avere presto buone notizie su questo fronte».

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